L'Italia debole e la soluzione di Machiavelli
Machiavelli individua le cause della debolezza italiana: il frazionamento in piccoli Stati, la corruzione della Chiesa che impedisce l'unificazione, e principi incapaci di collaborare. Confrontando l'Italia con le monarchie forti di Francia e Germania, capisce che serve un cambiamento radicale.
La sua soluzione non è contraddittoria: monarchia per fondare lo Stato, repubblica per mantenerlo. Quando serve stabilità e ordine, ci vuole un sovrano forte; una volta raggiunta la stabilità, il potere può passare al popolo.
Il Principe è il suo capolavoro: un trattato di 26 capitoli che spiega come deve comportarsi un governante efficace. Lo stile è conciso e diretto, scritto in fiorentino parlato per far capire meglio i concetti.
Attenzione: Nel 1559 Il Principe finisce nell'Indice dei libri proibiti dall'Inquisizione - possederlo era reato!
I primi capitoli classificano i tipi di principato: ereditari (più facili da governare), nuovi, e misti. Per conquistarli serve virtù e armi proprie, non solo fortuna. L'esempio perfetto è Cesare Borgia, che Machiavelli ammira per la sua abilità politica.