La tragica fine di una donna in fuga dalla realtà
Rodolphe seduce Emma ma si stanca presto delle sue "romanticherie" e la abbandona proprio il giorno prima di una fuga romantica che lei sognava come l'inizio di una nuova vita. Emma cerca rifugio nella religione, ma è solo una pausa temporanea.
Durante una serata all'opera di Rouen, Emma ritrova Léon e riaccende la passione. Mentre mente al marito inventando lezioni di pianoforte, vive una seconda relazione con l'ex amante. Ma anche Léon, ormai maturo, non è più il ragazzo idealista di un tempo e finisce per abbandonarla.
Emma cerca consolazione nell'unica cosa che le resta: il consumismo sfrenato. Si indebita gravemente con un mercante furbo che la convince a comprare oggetti di lusso sempre più costosi. Quando i debiti diventano insostenibili, chiede aiuto sia a Rodolphe che a Léon, ma entrambi la rifiutano.
Non vedendo più vie d'uscita, Emma ruba dell'arsenico dalla farmacia locale e si suicida. Charles, scoprendo le lettere d'amore della moglie, viene travolto dal dolore e si toglie la vita, lasciando orfana la piccola Berthe.
Curiosità: Il suicidio di Emma rappresenta la sconfitta definitiva dei sogni romantici contro la realtà borghese.
I personaggi principali incarnano diversi aspetti della società: Emma (l'idealista distruttiva), Charles (la mediocrità borghese), Léon (il giovane che cresce e abbandona i sogni), Rodolphe (il seduttore senza scrupoli). Ognuno rappresenta un modo diverso di affrontare la vita nella Francia del XIX secolo.