L'Orlando Furioso: il capolavoro
Nel 1505 Ariosto iniziò il suo capolavoro, l'Orlando Furioso, riprendendo la storia esattamente dove l'aveva lasciata Boiardo nel suo "Orlando Innamorato". Era una mossa intelligente: sfruttare il successo di un'opera già amata!
Il poema ebbe tre edizioni principali: 1516 (40 canti), 1521 e 1532 (46 canti). La terza edizione fu quella definitiva, con importanti cambiamenti linguistici e di contenuto. Ariosto seguì i consigli di Pietro Bembo per rendere la lingua più "classica" e raffinata.
Nella versione finale, l'atmosfera diventa più cupa e pessimistica rispetto alle prime edizioni. Il poeta aggiunge episodi nuovi e più riferimenti alla storia contemporanea, mostrando una visione meno ottimistica del mondo.
La lingua del Furioso è un perfetto equilibrio: né troppo aulica né troppo colloquiale. Ariosto riesce a mescolare livelli diversi senza mai creare contrasti stonati, rendendo il poema scorrevole e piacevole da leggere.
💡 Successo immediato: Il poema ebbe ben 17 ristampe tra il 1517 e il 1531 - un vero bestseller dell'epoca!