La letteratura medievale francese rappresenta un momento cruciale nello sviluppo culturale europeo, con due generi principali che hanno plasmato la narrativa successiva.
La chanson de geste e il romanzo cortese emergono come le due forme letterarie dominanti nella Francia medievale. La chanson de geste, nata nell'XI secolo, racconta le gesta eroiche dei paladini e dei cavalieri, con particolare attenzione alle imprese di Carlo Magno e dei suoi guerrieri. Questi poemi epici, scritti in versi e recitati dai giullari nelle corti, celebrano valori come il coraggio, la lealtà e l'onore. Il più celebre esempio è la "Chanson de Roland", che narra la morte eroica del paladino Orlando a Roncisvalle.
Il romanzo cortese-cavalleresco si sviluppa invece nel XII secolo, introducendo temi nuovi come l'amore cortese e le avventure individuali dei cavalieri. Questo genere si distingue per una maggiore attenzione alla psicologia dei personaggi e per l'introduzione di elementi fantastici e magici. Le storie del ciclo arturiano, con i cavalieri della Tavola Rotonda, rappresentano l'esempio più noto. In questo contesto si colloca anche la figura di Cecco Angiolieri, poeta italiano del XIII secolo che, pur non appartenendo direttamente alla tradizione francese, rappresenta un'evoluzione della poesia medievale con il suo stile ironico e anticonformista. Le sue opere più famose, come "S'i' fossi foco", mostrano un distacco dalla tradizione cortese attraverso temi provocatori e un linguaggio diretto. La letteratura francese continua a evolversi nei secoli successivi, attraversando periodi significativi come il Rinascimento francese, il Settecento illuminista e il Novecento, mantenendo sempre un ruolo centrale nella cultura europea.