Gli spostamenti e la maturità
Nel 1822 Leopardi riesce finalmente a lasciare Recanati e va a Roma, ma resta deluso dalla vita della capitale. Da questo momento iniziano i suoi continui spostamenti tra Milano, Bologna, Firenze, Pisa e infine Napoli, sempre alla ricerca di un ambiente che possa capirlo davvero.
A Firenze incontra gli intellettuali del circolo di Vieusseux, compreso Manzoni, ma continua a sentirsi incompreso. È proprio qui che si innamora di Fanny Targioni Tozzetti, che ispirerà il famoso "Ciclo di Aspasia" - anche se questo amore finirà male, come spesso capita nei grandi amori.
L'amicizia con Antonio Ranieri diventa fondamentale negli ultimi anni. Insieme si trasferiscono a Napoli nel 1833, dove Leopardi continua a scrivere nonostante la salute sempre più precaria. Qui compone alcune delle sue opere più mature, inclusa "La Ginestra".
Muore a Napoli nel 1837, a soli 39 anni, lasciando un'eredità poetica che ancora oggi ci fa riflettere sulla condizione umana e sul nostro rapporto con la natura e l'infinito.
💡 Curiosità: Nonostante tutti i suoi spostamenti, Leopardi non riuscì mai a sentirsi davvero "a casa" in nessun posto - forse perché la sua vera casa erano i libri e la poesia.