Approfondimento sulle figure retoriche
Questo capitolo continua l'esplorazione delle figure retoriche, fornendo ulteriori definizioni ed esempi per arricchire la comprensione di questi strumenti espressivi.
L'anticlimax è una serie di parole disposte secondo un ordine di intensità decrescente, sia per significato che per aspetti formali. È l'opposto del climax.
Esempio: "Così tra questa immensità s'annega il pensier mio: e il naufragar m'è dolce in questo mare" (si passa dal termine "immensità" al termine "mare")
L'antifrasi è una figura retorica che consiste nel fare un'affermazione intendendo il contrario di ciò che si dice. È uno strumento essenziale dell'ironia.
Esempio: Definire "brav'uomo" Don Rodrigo, un personaggio tutt'altro che positivo.
L'antitesi è una figura che contrappone due idee, accostando termini di significato opposto.
Esempio: "Pace non trovo e non ho da far guerra; e temo e spero; e ardo e sono un ghiaccio; e volo sopra 'l cielo e giaccio in terra; e nulla stringo e tutto 'l mondo abbraccio"
L'antonomasia sostituisce un nome comune con un nome proprio rappresentativo di una categoria, o viceversa.
Esempio: "Tartufo" per indicare un ipocrita, o "il sommo Poeta" per riferirsi a Dante.
L'assonanza si verifica quando le parole finali di due o più versi presentano le stesse vocali a partire dalla tonica, ma consonanti diverse.
Esempio: "rote, ore, note, more"
Il chiasmo è una disposizione incrociata dei membri di una proposizione o periodo, con il secondo membro che inverte l'ordine del primo.
Esempio: "Ovidio è il terzo, e l'ultimo è Lucano"
Il climax è una serie di parole disposte in ordine di intensità crescente, sia per significato che per aspetti formali.
Esempio: "Arrossì di vergogna, arse di scorno"
Highlight: Le figure retoriche di significato, come l'antitesi e l'antifrasi, giocano con il senso delle parole per creare effetti espressivi particolari.
Vocabulary: Figura retorica: Tecnica espressiva che modifica il normale uso del linguaggio per ottenere un effetto stilistico particolare.