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Italiano /
Io voglio del ver la mia donna laudare
Sara
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Analisi del testo
3ªl
Sintesi
lo voglio del ver la mia donna laudare "io voglio del ver la mia donna laudare” è un sonetto di Guido Guinizzelli. Egli introduce due temi importanti per il movimento degli stilnovisti: il tema della lode e il saluto salvifico della donna. LE DUE QUARTINE Nelle due quartine, il poeta vuole descrivere l'amata con similitudini naturali. Infatti, è paragonata a tutto ciò che c'è di bello sulla Terra e nel cielo. Si passa dai fiori, agli astri, ai paesaggi aperti, all'aria, ai colori e alle pietre preziose. Ella viene paragonata anche alla stella Diana ovvero il pianeta venere al verso 3. Altro elemento è al verso 8, Amore, in confronto a lei, sente il bisogno di migliorarsi. LE DUE TERZINE Nelle due terzine invece il poeta fa una divisione in due parti. Nella prima parte si esplicita la lode alla bellezza fisica mentre nella seconda le virtù morali. Nel 9 verso con le parole adorna e gentile abbiamo un congiungimento di questi due temi. Adorna viene usato per descrivere l'aspetto esteriore della donna mentre gentile per la sua nobiltà d'animo. Le virtù della donna non sono scritte esplicitamente ma emergono indirettamente attraverso le conseguenze che la sua apparizione produce sugli altri. Guinizzelli dice che chi riceve il saluto da lei abbandona il proprio orgoglio; chi non...
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è credente lo diventa; chi possiede un animo ignobile non può provare attrazione per lei e infine chi la guarda non può concepire pensieri cattivi. IL SALUTO Per quanto riguarda il saluto, Guinizzelli usa il termine con duplice significato. Esso indica l'atto del salutare ma anche la salvezza. Il gesto del saluto è importante perché avviene una sorta di contatto con una creatura celestiale e che innalza spiritualmente fino a Dio. Questo tema verrà ripreso da molti stilnovisti. Dante, per esempio, attribuirà un ruolo più importante al saluto. Esso diventa una salvezza ultraterrena (il rifiuto di beatrice e gli effetti salvifici del saluto; tanto gentile e tanto onesta pare). I RIFERIMENTI RELIGIOSI Altro punto importante sono i riferimenti religiosi. Si pensa che la rosa e il giglio siano associati alla Madonna. Ma il poeta non vuole comparare la donna amata con una creatura divina, a differenza di Dante, ma afferma che la bellezza e la virtù della donna sono volute da Dio. FIGURE RETORICHE V.1/2allitterazione della v e della l V.2 similitudine V.4 similitudine V.5/6/7 similitudine V.5 allitterazione della r
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Io voglio del ver la mia donna laudare
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Analisi del testo
7
analisi del testo piccola introduzione parafrasi del testo analisi dei contenuti delle strofe analisi della struttura riferimento al Manifesto Al cor gentile
4
Breve sintesi della poesia a livello stilistico e di contenuto. Informazioni principali da approfondire per un'analisi completa su: -schema rimico - ritmo - contenuto delle strofe - visione della donna
24
lo stilnovismo, i maggiori esponenti, stile e temi
57
dolce stil novo
69
schemi sulla vita di Guido guinizzelli e una delle sue opere più famose: “al cor gentil rempaira sempre amore”
2
A ciascun’ alma presa e gentil core, donne ch’avete intelletto d’amore, tanto gentile e tanto onesta pare
lo voglio del ver la mia donna laudare "io voglio del ver la mia donna laudare” è un sonetto di Guido Guinizzelli. Egli introduce due temi importanti per il movimento degli stilnovisti: il tema della lode e il saluto salvifico della donna. LE DUE QUARTINE Nelle due quartine, il poeta vuole descrivere l'amata con similitudini naturali. Infatti, è paragonata a tutto ciò che c'è di bello sulla Terra e nel cielo. Si passa dai fiori, agli astri, ai paesaggi aperti, all'aria, ai colori e alle pietre preziose. Ella viene paragonata anche alla stella Diana ovvero il pianeta venere al verso 3. Altro elemento è al verso 8, Amore, in confronto a lei, sente il bisogno di migliorarsi. LE DUE TERZINE Nelle due terzine invece il poeta fa una divisione in due parti. Nella prima parte si esplicita la lode alla bellezza fisica mentre nella seconda le virtù morali. Nel 9 verso con le parole adorna e gentile abbiamo un congiungimento di questi due temi. Adorna viene usato per descrivere l'aspetto esteriore della donna mentre gentile per la sua nobiltà d'animo. Le virtù della donna non sono scritte esplicitamente ma emergono indirettamente attraverso le conseguenze che la sua apparizione produce sugli altri. Guinizzelli dice che chi riceve il saluto da lei abbandona il proprio orgoglio; chi non...
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è credente lo diventa; chi possiede un animo ignobile non può provare attrazione per lei e infine chi la guarda non può concepire pensieri cattivi. IL SALUTO Per quanto riguarda il saluto, Guinizzelli usa il termine con duplice significato. Esso indica l'atto del salutare ma anche la salvezza. Il gesto del saluto è importante perché avviene una sorta di contatto con una creatura celestiale e che innalza spiritualmente fino a Dio. Questo tema verrà ripreso da molti stilnovisti. Dante, per esempio, attribuirà un ruolo più importante al saluto. Esso diventa una salvezza ultraterrena (il rifiuto di beatrice e gli effetti salvifici del saluto; tanto gentile e tanto onesta pare). I RIFERIMENTI RELIGIOSI Altro punto importante sono i riferimenti religiosi. Si pensa che la rosa e il giglio siano associati alla Madonna. Ma il poeta non vuole comparare la donna amata con una creatura divina, a differenza di Dante, ma afferma che la bellezza e la virtù della donna sono volute da Dio. FIGURE RETORICHE V.1/2allitterazione della v e della l V.2 similitudine V.4 similitudine V.5/6/7 similitudine V.5 allitterazione della r