Il Verbo: La Parte Più Variabile del Discorso
Pensa al verbo come a un camaleonte della grammatica: cambia forma continuamente! Il verbo può variare in base a quattro elementi fondamentali: tempo (quando succede), modo (come viene presentata l'azione), numero (uno o più soggetti) e persona (chi compie l'azione).
Ogni verbo è come una costruzione con mattoni: ha una radice (la parte iniziale che non cambia mai) e una desinenza (la parte finale che si trasforma). Ad esempio, in "mangiamo" la radice è "mangi-" e la desinenza è "-amo".
Esistono due tipi principali di verbi: i predicativi (che se la cavano da soli, come "mangio") e i copulativi (che hanno bisogno di aiuto da nomi o aggettivi per completare il senso, come "essere" e "sembrare").
💡 Trucco da ricordare: Se riesci a dire "il soggetto + verbo" e la frase ha senso completo, è predicativo!
I verbi italiani si dividono in tre coniugazioni principali: prima −are, seconda −ere e terza −ire. Essere e avere sono i ribelli: hanno una coniugazione tutta loro! I modi si suddividono in finiti (indicativo, congiuntivo, condizionale, imperativo) e indefiniti (infinito, participio, gerundio).