Analisi metrica e figure retoriche
Non farti spaventare dall'analisi tecnica: Leopardi sceglie una canzone libera (endecasillabi e settenari) proprio per creare un effetto di naturalezza e semplicità.
I diminutivi (donzelletta, mazzolin, vecchierella, garzoncello) non sono casuali: creano un'atmosfera di tenerezza che rende ancora più efficace il messaggio malinconico. È come parlare con affetto di qualcosa che sappiamo destinato a finire.
Il ritmo cambia a seconda delle scene: veloce con i settenari per la donzelletta vivace, lento con gli endecasillabi per lo zappatore stanco. Leopardi è un maestro nel far coincidere forma e contenuto.
Le figure retoriche più importanti da ricordare sono l'anafora ("odi...odi") che sottolinea i rumori notturni, le metafore della giovinezza ("età fiorita", "festa di tua vita") e il climax dei personaggi che rappresentano le diverse età della vita.
💡 Per l'analisi: Concentrati su come il linguaggio semplice nasconda in realtà una complessità emotiva profondissima.