Capitolo 1: L'Incontro con i Bravi
La storia inizia il 7 novembre 1628 con Don Abbondio che passeggia leggendo il breviario. All'improvviso, vicino a un tabernacolo, vede due bravi (sicari al servizio dei potenti) che lo aspettano. Il loro aspetto non lascia dubbi: capelli lunghi, spadoni, coltelli e pistole.
La frase che cambia tutto: "Questo matrimonio non s'ha da fare, né domani, né mai". I bravi minacciano Don Abbondio di non celebrare il matrimonio tra Renzo e Lucia per ordine di Don Rodrigo. Il povero curato, terrorizzato, può solo obbedire.
Manzoni ci racconta che Don Abbondio è diventato prete non per vocazione, ma per necessità - voleva far parte di una "classe forte e riverita". Ha sempre evitato i conflitti, cedendo al più forte. È come "un vaso di terra cotta costretto a viaggiare con vasi di ferro" - una metafora perfetta per chi è debole in una società violenta.
Tornato a casa, Don Abbondio non riesce a nascondere l'accaduto a Perpetua, la sua serva curiosa che alla fine scopre tutto e gli suggerisce di rivolgersi all'arcivescovo.
💡 Frase da ricordare: La metafora dei vasi è fondamentale per capire il carattere di Don Abbondio!