Dedica e Figure Retoriche
Le ultime due ottave del proemio mostrano Ariosto in veste di cortigiano intelligente. Si rivolge a Ippolito d'Este, suo protettore, promettendogli di celebrare Ruggiero, leggendario antenato della famiglia estense.
Non è solo adulazione: Ariosto trasforma la dedica in parte integrante della narrazione. Ruggiero diventerà uno dei protagonisti assoluti del poema, e la sua storia d'amore con Bradamante sarà altrettanto coinvolgente di quella di Orlando e Angelica.
Dal punto di vista stilistico, il chiasmo "Le donne, i cavallier, l'arme, gli amori" è un capolavoro che bilancia perfettamente i temi cortesi e guerreschi. Le anastrofi come "l'audaci imprese io canto" danno solennità epica al verso.
Le figure retoriche non sono solo decorazione: servono a creare ritmo e memorabilità. "Ceppo vecchio" (metafora per antenato) e "opera d'inchiostro" (sineddoche per componimento poetico) rendono il linguaggio più elegante e ricercato.
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