La nuova identità: Adriano Meis
Nel capitolo 8 nasce Adriano Meis. Il nome viene scelto casualmente: in treno, Mattia sente due uomini parlare dell'imperatore Adriano e di un certo Camillo de Meis. Così decide: si chiamerà Adriano Meis, figlio di Paolo Meis, nato in Argentina.
La nuova identità fisica è completamente diversa: sbarbato, capelli corti, aria da filosofo. Ha una storia inventata: cresciuto col nonno dopo essersi trasferito dall'Argentina in Italia da piccolo.
Il capitolo 9 mostra però i primi problemi della nuova vita. Mattia inizia a invidiare le persone normali: non può possedere nulla, vive solo in camere d'albergo, non può avere veri amici. L'incontro con il Cavalier Tito Lenzi, che gli mente spudoratamente, gli fa capire che senza identità ufficiale non può costruire rapporti autentici.
Tornato in albergo, parlando con un canarino, Mattia esprime la sua frustrazione: "Io dovevo vivere, vivere, vivere..." - ma si accorge che questa non è davvero vita.
🎭 Paradosso: La libertà dalla sua vecchia identità si trasforma rapidamente in una prigione ancora più soffocante.