Le opere veriste principali
Intorno al 1880 Verga pubblica i suoi capolavori: le raccolte Vita dei campi e Novelle rusticane, più i romanzi I Malavoglia (1881) e Mastro Don Gesualdo (1889).
Tutte le opere sono ambientate in contesti rurali e poveri, dove i protagonisti lottano disperatamente per sopravvivere. I Malavoglia segue una famiglia di pescatori siciliani che, dopo una serie di tragedie, perde persino la casa.
Mastro Don Gesualdo racconta invece di un uomo che si arricchisce con il duro lavoro e sposa una nobile. Però il successo economico non basta: rifiutato dalla nobiltà e distaccato dalle origini, muore in solitudine.
Questi romanzi applicano perfettamente la poetica verista: l'autore non giudica mai, racconta i fatti con totale impersonalità. Fanno parte del progetto "Ciclo dei vinti", che doveva essere una serie di cinque romanzi ma rimase incompiuto.
💡 Nota bene: Il "Ciclo dei vinti" doveva raccontare tutti i livelli sociali, ma Verga completò solo i primi due romanzi.