Stile, linguaggio e pensiero poetico di Giovanni Verga
Lo stile di Verga è caratterizzato dall'uso di un linguaggio realistico che riflette il modo di pensare e parlare dei personaggi siciliani. Pur non utilizzando direttamente il dialetto, l'autore incorpora termini ed espressioni tipiche del parlato siciliano per rendere più autentiche le sue narrazioni.
Citazione: "Ha utilizzato termini, linguaggio ed espressioni tipiche del parlato siciliano, però senza riprendere direttamente il dialetto in modo da essere comprensibile da tutti."
Il pensiero poetico di Verga è spesso descritto come pessimistico, poiché le sue opere rappresentano una realtà sociale caratterizzata da sofferenza, miseria e oppressione. Uno dei temi principali è il fallimento: i personaggi sono spesso vittime delle circostanze, costretti a lottare in un mondo crudele e ingiusto.
Esempio: In "I Malavoglia", la famiglia protagonista lotta contro la povertà, mentre in "Mastro Don Gesualdo" il protagonista, nonostante la ricchezza, non trova la felicità.
Le opere di Verga mettono in evidenza le ingiustizie sociali e le disuguaglianze economiche della Sicilia del suo tempo, sottolineando l'impossibilità per i più poveri di migliorare la propria condizione.
Highlight: Lo stile di scrittura di Verga è caratterizzato da una prosa asciutta e realistica, evitando un linguaggio retorico o emotivo per mantenere l'oggettività tipica del Verismo.
Questa combinazione di temi sociali, stile realistico e visione pessimistica della vita ha reso Giovanni Verga uno dei massimi esponenti del Verismo italiano e un autore fondamentale nella letteratura del XIX secolo.