I viaggi e gli ultimi anni
Dal 1822 Leopardi inizia i suoi viaggi per l'Italia: Roma, Milano, Firenze, Pisa. Questi viaggi gli permettono di conoscere altri letterati, tra cui Manzoni, ma non gli danno la felicità sperata.
Tornato a Recanati nel 1830, scrive i canti pisano-recanatesi, tra cui "A Silvia". Ora l'infelicità non è più solo sua, ma di tutto il genere umano, e la natura appare indifferente alle sofferenze umane.
Tra il 1830 e il 1833 scrive "Il ciclo di Aspasia", ispirato al suo amore per Fanny Targioni Tozzetti. L'amore è descritto come la più grande delle illusioni: dà speranza ma è anche la più pericolosa perché difficile da controllare.
Nel 1833 si trasferisce a Napoli con l'amico Antonio Ranieri. La malattia si aggrava e nel 1836 scrive gli ultimi due canti: "Il tramonto della luna" e "La ginestra". Muore il 14 giugno 1837 a soli 39 anni.
💡 Curiosità: "La ginestra" è considerato il testamento poetico di Leopardi, dove propone la solidarietà umana contro l'indifferenza della natura.