Il decadentismo rappresenta un importante movimento culturale e letterario sviluppatosi in Europa tra la fine dell'800 e l'inizio del '900, caratterizzato da una profonda crisi dei valori tradizionali e da nuove forme di espressione artistica.
Il movimento si caratterizza per alcuni elementi fondamentali: il rifiuto della razionalità positivista, la ricerca di sensazioni rare ed eccessive, l'oscurità del linguaggio decadentismo e l'esplorazione dell'interiorità umana. I poeti decadenti italiani più significativi, come Gabriele d'Annunzio e Giovanni Pascoli, hanno dato vita a opere che incarnano perfettamente i principi del movimento attraverso una poetica ricca di simboli e suggestioni. Il decadentismo significato letterario si esprime attraverso temi ricorrenti come l'estetismo, il culto della bellezza, il simbolismo e l'interesse per gli aspetti più oscuri e misteriosi dell'esistenza.
Le caratteristiche del decadentismo includono una particolare attenzione alla musicalità del verso, l'uso di analogie e corrispondenze simboliche, e la ricerca di stati d'animo raffinati e complessi. L'estetismo decadente rappresenta una delle manifestazioni più significative del movimento, con la sua celebrazione della bellezza come valore supremo e il rifiuto della morale comune. I temi e miti della letteratura decadente spaziano dalla figura del poeta veggente all'esplorazione dell'inconscio, dalla fusione con la natura al culto dell'artificio. Il movimento ha profondamente influenzato la letteratura europea, lasciando un'eredità duratura nelle forme espressive e nella concezione dell'arte come strumento di conoscenza superiore della realtà.