L'esilio e le opere di Dante
L'esilio fu per Dante un periodo di grande sofferenza, ma anche di straordinaria creativitร . Lontano da Firenze, poteva vedere piรน chiaramente la corruzione e i problemi della societร , ispirando cosรฌ la sua Divina Commedia. Viaggiรฒ attraverso l'Italia centrale e settentrionale, trovando infine rifugio a Ravenna, dove morรฌ nel 1321 a 56 anni.
Oltre al suo capolavoro, Dante scrisse importanti opere in latino come il De Monarchia, un trattato politico in cui sostiene la separazione tra potere spirituale (del papa) e temporale (dell'imperatore), e il De Vulgari Eloquentia, in cui difende la dignitร letteraria della lingua volgare.
In volgare fiorentino scrisse la Vita Nuova, raccolta di poesie e prose sul suo amore per Beatrice; il Convivio, una sorta di enciclopedia medievale (il cui titolo significa "banchetto" di cultura); e le Rime, componimenti poetici su temi vari come l'amore cortese, la filosofia e l'esilio.
๐ Ricorda: Anche se oggi ricordiamo Dante principalmente per la Divina Commedia, le sue "opere minori" furono fondamentali per lo sviluppo della lingua e della letteratura italiana!