La maturità artistica e il periodo parigino
Tra il 1759 e il 1762 Goldoni scrisse i suoi capolavori assoluti, esplorando una borghesia veneziana in crisi. I suoi mercanti non erano più solo virtuosi, ma mostravano difetti tipicamente umani: avarizia, superbia, ostinazione.
"I rusteghi" presenta quattro padri di famiglia scontrosi e gretti che vogliono combinare matrimoni per le figlie senza considerare i loro sentimenti. Le madri diventano le vere protagoniste positive, riuscendo a conciliare i desideri delle figlie con l'autorità dei padri.
"Sior Todero brontolon" mette in scena un borghese brontolone che incarnava perfettamente la mentalità della sua epoca, simile all'"Avaro" di Molière. La trilogia della villeggiatura racconta invece le smanie, le avventure e il ritorno dalla villeggiatura della borghesia veneziana.
Svolta decisiva: Nel 1762 Goldoni partì per Parigi, dove dovette ricominciare tutto da capo adattandosi ai gusti del pubblico francese.
A Parigi scrisse opere come "Il ventaglio" e "Il burbero benefico", ma dovette fare i conti con un ritorno parziale alla commedia dell'arte. Durante gli ultimi anni compose i "Mémoires", la sua autobiografia che traccia tutta la sua straordinaria carriera teatrale.