L'imperatrice Costanza d'Altavilla
Dante vuole sapere di più sul voto inadempiuto di Piccarda. Lei racconta di essere entrata giovane nell'ordine delle Clarisse (le suore di Santa Chiara d'Assisi), ma degli "uomini inclini al male" la rapirono dal convento per costringerla al matrimonio.
Poi Piccarda presenta un'altra anima: Costanza d'Altavilla, che visse la stessa tragedia. Fu costretta a sposare l'imperatore Enrico VI e diventò madre di Federico II. Il dettaglio più toccante è che, pur essendo stata "rivolta al mondo contra suo grado", non fu mai separata dal velo del cuore.
Questa distinzione è fondamentale: anche se esteriormente furono costrette a vivere diversamente, interiormente mantennero sempre la loro vocazione religiosa. Il "velo del cuore" rappresenta la loro fedeltà spirituale mai tradita.
La storia di queste donne mostra come la violenza degli uomini possa interferire con i piani spirituali, ma non può spezzare la vera devozione dell'anima.
💡 Nota storica: Costanza d'Altavilla fu davvero una figura storica importante, madre dell'imperatore Federico II.