I dubbi di Dante all'inizio del viaggio
Mentre cala la notte e tutti gli esseri viventi si riposano dalle fatiche del giorno, Dante si prepara da solo ad affrontare il difficile viaggio attraverso l'Inferno. Il poeta invoca le Muse e la sua memoria perché lo aiutino a raccontare quello che ha visto.
Dante però inizia ad avere paura e si rivolge a Virgilio esprimendo i suoi dubbi: perché proprio lui dovrebbe fare questo viaggio? Ricorda che nell'Eneide, Enea era sceso nell'oltretomba, ma aveva una missione divina importante - fondare Roma, che sarebbe diventata sede dell'Impero e del Papa.
Anche San Paolo era andato nell'aldilà, ma per rafforzare la fede cristiana. Dante invece si chiede: "Ma io, perché dovrei venirci? Chi me lo permette? Io non sono Enea, io non sono Paolo". Ha paura che il suo viaggio possa essere considerato un atto di ribellione contro Dio, come quello di Ulisse.
Come una persona che cambia idea all'ultimo momento, Dante inizia a rinunciare all'impresa che aveva appena intrapreso con tanto entusiasmo.