Analisi del sonetto "Alla sera" di Ugo Foscolo
Il sonetto "Alla sera" di Ugo Foscolo è un'opera neoclassica che trae ispirazione dal poeta latino Catullo. Foscolo dedica questi versi alla sera, personificandola e descrivendola come un momento di pace e riflessione, strettamente associato all'idea della morte.
Highlight: Foscolo si ispira al Carmen 101 di Catullo, un poeta latino che affrontò simili temi tragici.
Nella prima strofa, il poeta esprime il suo apprezzamento per la sera, associandola alla morte come un "porto quiete". Usa l'avverbio "forse" per indicare una certa incertezza in questa associazione.
Quote: "tu mi piaci, forse perché ti associo alla morte"
Foscolo descrive la sera come un momento di distensione e respiro, atteso con ardore in ogni stagione. La rappresenta sia d'inverno, accompagnata da nuvole di neve, sia d'estate, corteggiata da zeffiri sereni.
Vocabulary: Zeffiri - brezza leggera e piacevole
Il poeta riflette sul "nulla eterno" al calare della sera, un ossimoro che combina due visioni contrastanti della vita: quella materialistica e quella che vede la tomba come un'illusione necessaria.
Definition: Ossimoro - figura retorica che accosta termini di significato opposto
Foscolo tocca anche il tema del tempo, definendolo "reo" per il suo passaggio inesorabile che porta con sé affanni e problemi.
Example: "Enjambement Alla sera" si nota nella descrizione del tempo che passa, enfatizzando il suo fluire incessante.
Infine, il poeta contrappone la pace offerta dalla sera al tumulto della vita, trovando in questo momento un rifugio di tranquillità e contemplazione.
Highlight: Le "Figure retoriche Alla sera" includono personificazione, ossimoro e metafore, arricchendo il tessuto poetico del sonetto.
Questa "Parafrasi Alla sera" rivela la profondità delle riflessioni di Foscolo sulla vita, la morte e il tempo, temi centrali della sua poetica neoclassica.