Le opere giovanili di Manzoni
Dopo la sua conversione religiosa, Manzoni iniziò a scrivere gli Inni Sacri, la sua prima opera importante da cattolico. Aveva pianificato di comporre dodici inni dedicati alle festività liturgiche, ma ne completò solo cinque: La Resurrezione, Il Nome di Maria, Il Natale, La Passione e La Pentecoste.
Nel periodo successivo alla conversione, Manzoni scrisse anche alcune odi civili come il Proclama di Rimini (1815), Marzo 1821 e la celebre ode Il 5 Maggio, dedicata alla morte di Napoleone. In queste opere riflette sui valori e sugli ideali religiosi che ormai guidavano il suo pensiero.
Le tragedie rappresentano un altro importante capitolo della produzione manzoniana. "Il Conte di Carmagnola" (1820) racconta la storia di un condottiero che, dopo aver servito il Duca di Milano, passa alla Repubblica di Venezia e viene condannato a morte con l'accusa di tradimento. "L'Adelchi" (1822) narra invece lo scontro tra Franchi e Longobardi, con Papa Adriano che chiede aiuto a Carlo Magno contro il re Desiderio.
Attenzione: Le tragedie di Manzoni, contrariamente al teatro classico, non rispettano le tre unità aristoteliche (tempo, luogo e azione) e presentano una struttura più libera e innovativa per l'epoca!
Entrambe le tragedie, pur ambientate nel passato, riflettono le preoccupazioni del Manzoni contemporaneo sui temi del potere, della giustizia e del rapporto tra destino individuale e forze storiche.