L'esilio e la gloria terrena
Manzoni descrive come Napoleone abbia provato tutto: "la gloria maggior dopo il periglio, la fuga e la vittoria". Due volte è caduto nella polvere (gli esili) e due volte è salito sull'altare del potere.
Napoleone si presenta come arbitro tra due secoli (Settecento e Ottocento) che si guardano ostili. Decide il destino dell'Europa, ma poi scompare e chiude i suoi giorni nell'ozio di Sant'Elena.
L'immagine del naufrago sommerso dalle onde rappresenta Napoleone oppresso dai ricordi. Tenta di scrivere le sue memorie, ma "cadde la stanca man" - non riesce a completare il racconto della sua vita gloriosa.
Il ricordo del passato glorioso diventa uno strazio insopportabile. Ripensa alle "mobili tende" degli accampamenti, al "lampo de' manipoli" e all'"onda dei cavalli".
💡 Analisi: La gloria terrena, per quanto grande, diventa un peso quando finisce - questo è il messaggio cristiano di Manzoni!