Secondo Canto: L'Angelo Nocchiero e Casella
Il secondo canto è quello dell'amicizia e della nostalgia! Dante incontra Casella, un musicista amico che era morto prima del suo esilio. Questo incontro rappresenta la gioia di ritrovare gli affetti perduti - il Purgatorio è davvero la cantica dell'amicizia.
L'angelo nocchiero arriva splendente come Marte, trasportando più di cento anime penitenti che cantano il salmo "In exitu Israel de Aegypto". A differenza di Caronte, questo angelo non usa remi ma le sue ali eterne, e la barca non affonda minimamente nell'acqua.
Casella canta "Amor che ne la mente mi ragiona", una canzone dello stesso Dante che incanta tutti i presenti. Ma attenzione - questo momento di pura bellezza artistica diventa pericoloso! Le anime si dimenticano del loro scopo di purificazione, rapite dalla dolcezza del canto.
Catone intervene duramente, rimproverando le anime per la loro negligenza. È un momento chiave: l'arte fine a se stessa, che produce solo piacere senza condurre alla salvezza, può diventare un ostacolo spirituale. Le anime fuggono come colombi spaventati verso il monte della purificazione.
Lezione importante: Anche la bellezza e l'arte devono servire uno scopo superiore - la crescita spirituale e la salvezza dell'anima!