I Poeti della Prima Guerra Mondiale
All'inizio del 1914, migliaia di giovani si arruolarono volontari, convinti di partecipare a un'avventura nobile. Ma nel 1916 tutto cambiò: i massacri sostituirono l'orgoglio con dubbio e disillusione.
La vita nelle trincee era un inferno che i soldati comuni iniziarono a descrivere in versi. Nacque così un gruppo di poeti-soldati che rappresentarono la guerra moderna in modo realistico e anticonvenzionale.
Rupert Brooke scrisse "The Soldier" prima di sperimentare davvero il fronte. La sua poesia, scritta in prima persona, celebra il sacrificio per la patria con la famosa frase "If I should die". Per lui la morte in guerra porta pace e comfort.
Nella prima strofa, la morte non è una cosa negativa ma una ricompensa: il corpo del soldato trasforma quella terra straniera in un pezzo d'Inghilterra. Brooke personifica l'Inghilterra come una madre amorevole. Nella seconda strofa, la morte purifica l'anima del poeta, che tornerà alla madre patria come spirito purificato.
💡 Ricorda: Brooke morì prima di vedere le vere atrocità della guerra, per questo la sua visione rimane romantica e patriottica.