Mr. Gradgrind e la sua filosofia educativa
"Ora, ciò che voglio sono i Fatti. Insegnate a questi ragazzi e ragazze nient'altro che Fatti. Solo i Fatti servono nella vita." Con queste parole perentorie, Mr. Gradgrind introduce la sua rigida filosofia educativa, rivelando immediatamente la sua ossessione per il concreto e la sua avversione per l'immaginazione.
La descrizione fisica di Gradgrind rafforza la sua caratterizzazione: ogni aspetto del suo corpo è squadrato e rigido. La sua fronte è "un muro", gli occhi sono nascosti in "caverne scure", la bocca è "larga, sottile e dura". I suoi capelli, il suo abbigliamento, persino la sua cravatta che gli stringe il collo "come un fatto ostinato" – tutto contribuisce a creare l'immagine di un uomo inflessibile e minaccioso.
L'aula scolastica è descritta come "un sotterraneo semplice, spoglio, monotono", riflettendo perfettamente il metodo educativo di Gradgrind. I bambini sono ridotti a "piccoli recipienti" ordinatamente disposti, pronti a essere riempiti di fatti "fino all'orlo". Questa metafora rivela come nell'educazione utilitaristica gli studenti siano considerati contenitori passivi piuttosto che menti attive.
Curiosità: Il nome "Gradgrind" è un nome parlante tipico di Dickens, composto da "graduated" (graduato) e "grind" (macinare), suggerendo una persona che riduce tutto a misure precise e macina la creatività degli studenti.
Dickens utilizza l'umorismo e la caricatura per criticare le istituzioni educative dell'epoca vittoriana. Gradgrind incarna il tipo di educatore che riduce l'apprendimento a una mera accumulazione di nozioni, senza spazio per la creatività o il pensiero critico. La ripetizione ossessiva della parola "Fatti" sottolinea la visione unidimensionale dell'educazione, dove la memorizzazione meccanica sostituisce la comprensione profonda.