"The Rime of the Ancient Mariner": una ballata tra reale e soprannaturale
Questa poesia lunga, divisa in sette parti, è probabilmente il capolavoro di Coleridge e racconta una storia che ti resta impressa per sempre. Un marinaio ferma un invitato a un matrimonio e inizia a raccontare la sua storia terribile.
Durante un viaggio verso il Polo Sud, la nave si blocca nei ghiacci. Appare un albatros che porta fortuna e guida la nave in salvo, ma il marinaio, inspiegabilmente, uccide l'uccello con una balestra. L'equipaggio, furioso, gli appende l'albatros morto al collo come punizione.
Da quel momento inizia una maledizione: la nave si blocca sotto il sole cocente, appaiono mostri marini terrificanti, e tutti i marinai muoiono di sete tranne il protagonista. Solo quando il marinaio benedice spontaneamente alcuni serpenti marini, l'albatros cade dal suo collo e lui viene salvato.
La punizione però non finisce: il marinaio deve vagare per il mondo raccontando la sua storia per insegnare il rispetto per tutte le creature della natura. La poesia usa il linguaggio arcaico delle ballate medievali, con effetti sonori, rime interne e personificazioni che creano un'atmosfera magica e misteriosa.
💡 Stile unico: A differenza di Wordsworth che usava linguaggio quotidiano, Coleridge sceglie uno stile arcaico che rende la storia ancora più affascinante!