Dai Celti ai Romani: Le Prime Civiltà Britanniche
Prima dell'arrivo dei Celti, la Britannia era abitata da popolazioni che ci hanno lasciato monumenti impressionanti come Stonehenge, un antico osservatorio astronomico, e Silbury Hill, il più grande tumulo funerario artificiale d'Europa. Questi siti risalgono al periodo Neolitico e testimoniano l'ingegnosità dei primi abitanti dell'isola.
I Celti, provenienti dal nord-ovest della Germania, introdussero importanti innovazioni come l'aratro. Erano alti, biondi e si dedicavano all'agricoltura, alla pesca, alla caccia e alla guerra. Nella società celtica, uomini e donne godevano di pari diritti, tanto che anche le donne potevano essere leader militari, come la regina Boudicca. I loro sacerdoti, i druidi, fungevano da giudici, medici, educatori e si riteneva potessero predire il futuro.
La Britannia divenne parte dell'Impero Romano nel 43 d.C. sotto l'imperatore Claudio, sebbene Giulio Cesare avesse già tentato spedizioni militari nel 55-54 a.C. I Romani lasciarono un'impronta duratura: costruirono strade, fondarono città importanti come Londra e nel 121 d.C. eressero il Muro di Adriano per difendersi dalle tribù celtiche del nord. Nel IV secolo, i Britanni adottarono il cristianesimo e lo stile di vita romano.
💡 Ancora oggi possiamo trovare tracce della presenza romana in Gran Bretagna nei nomi delle città che terminano in "-chester" e "-cester", derivanti dal latino "castrum" (accampamento militare).
Con l'indebolimento dell'Impero Romano nel IV secolo, le tribù germaniche iniziarono a invadere la Britannia, riuscendo infine a conquistarla nel 410. Questo segnò l'inizio dell'era anglosassone e la fine del dominio romano sull'isola.