Jonathan Swift: Vita e Opere
Swift nasce a Dublino nel 1667 da genitori inglesi e si trasferisce in Inghilterra durante la Rivoluzione Gloriosa del 1688. Qui diventa segretario di Sir William Temple, che lo incoraggia a scrivere le sue prime satire.
Le sue opere iniziali includono "La battaglia dei libri", dove difende la letteratura classica contro quella moderna, e "Una favola della botte", che prende di mira i conflitti religiosi dell'epoca. Nel 1694 torna in Irlanda come prete anglicano e diventa decano della Cattedrale di San Patrizio.
Durante i suoi 30 anni in Irlanda, Swift si oppone costantemente al governo inglese e scrive pamphlet per denunciare le ingiustizie subite dagli irlandesi. "Le lettere del pannaiolo" attacca una proposta governativa che avrebbe peggiorato la povertà irlandese.
Nel 1726 pubblica il suo capolavoro "I viaggi di Gulliver" e nel 1729 "Una modesta proposta", dove suggerisce ironicamente di vendere i bambini poveri come cibo per i ricchi. Swift muore nel 1745 dopo aver perso le sue facoltà mentali.
Curiosità: Swift si definiva "un odiatore dell'uomo" e descriveva gli esseri umani come "animali capaci di ragione" - ma solo se usata con buon senso!