I primi Stuart e le tensioni religiose

Quando Elisabetta I muore senza figli nel 1603, il trono passa a Giacomo I, primo re Stuart che unisce tutta la Gran Bretagna. La sua grande ossessione? Il diritto divino dei re - crede di essere il rappresentante di Dio in terra e di avere potere assoluto. Ovviamente questo non va giù al Parlamento, che viene convocato solo quando servono soldi.

Nel 1605 arriva il complotto delle polveri: alcuni cattolici radicali, tra cui Guy Fawkes, tentano di far saltare in aria il Parlamento con della polvere da sparo. Il piano fallisce e Fawkes finisce giustiziato nella Torre di Londra, diventando comunque una figura leggendaria.

I Puritani non sopportano più la corruzione morale dell'Inghilterra e molti se ne vanno in Olanda. Nel 1620, i famosi Padri Pellegrini partono da Plymouth sulla Mayflower e fondano una colonia in America. Sono tra i primi pionieri della colonizzazione del Nord America.

Ricorda: Il regno di Giacomo I segna l'inizio delle tensioni tra monarchia assoluta e Parlamento che esploderanno con suo figlio Carlo I.

La Guerra Civile e Cromwell

Carlo I diventa re nel 1625 e fa un errore madornale: dà per scontato il suo diritto divino proprio quando l'Inghilterra sta cambiando. La ricchezza si sta spostando dalla nobiltà alla nuova classe media, che vuole far sottomettere il re al Parlamento eletto.

Nel 1628 il Parlamento gli impone la Petition of Right, che limita i suoi poteri e gli impedisce di alzare le tasse senza autorizzazione. Carlo reagisce sciogliendo il Parlamento e governando da solo per 11 anni. Male, molto male.

Nel 1642 scoppia la guerra civile inglese tra i Roundheads (parlamentari guidati da Oliver Cromwell) e i Cavaliers (realisti). I parlamentari sono puritani, sostenuti dalla piccola nobiltà e dagli artigiani. Cromwell deve mediare tra i conservatori e i Levellers, il gruppo radicale che vuole riforme democratiche.

Oliver Cromwell prende il controllo di Londra, arresta oltre 100 membri del Parlamento fedeli al re e il 30 gennaio 1649 fa giustiziare Carlo I. Nasce il Commonwealth, una sorta di repubblica con Cromwell come Lord Protector fino alla sua morte nel 1658.

Curiosità: L'esecuzione di Carlo I fu uno shock in tutta Europa - era la prima volta che un re veniva giustiziato pubblicamente dai suoi sudditi!

La Restaurazione e il sistema bipartitico

Nel 1660 arriva la Restaurazione della monarchia: Carlo II, figlio di Carlo I, torna dall'esilio francese. Ma attenzione - il vero potere ora è del Parlamento! Nascono due partiti politici: i Tories (sostengono Chiesa e re, appoggiati dalla nobiltà terriera) e i Whigs (sostengono il Parlamento, appoggiati dalla classe media urbana). È l'inizio del sistema bipartitico inglese che esiste ancora oggi.

Il regno di Carlo II è caratterizzato dal razionalismo e dalla scienza: nel 1662 nasce la Royal Society of London. Ma c'è anche il lato più frivolo dei Libertini, aristocratici che sperimentano i limiti della libertà individuale con parrucche elaborate e comportamenti licenziosi.

Londra viene colpita da due catastrofi: la peste del 1665 (100.000 morti) e il Grande Incendio del 1666 che distrugge gran parte della città.

Quando Giacomo II cerca di restaurare il cattolicesimo, Tories e Whigs si uniscono e invitano sua figlia protestante Maria e il marito olandese Guglielmo d'Orange a prendere il trono. È la Gloriosa Rivoluzione del 1688 - niente sangue, solo un cambio di regime.

Punto chiave: La Gloriosa Rivoluzione stabilisce definitivamente che in Inghilterra il Parlamento comanda, non il re!

L'Illuminismo e l'espansione imperiale

Il periodo dopo la Restaurazione si chiama Età Augustea, come l'imperatore romano Augusto. È l'epoca dell'Illuminismo: pensiero razionale, scientifico, scetticismo verso le superstizioni. L'arte e l'architettura diventano neoclassiche - ordine, armonia, sobrietà che riflettono i gusti della classe media in crescita.

Ma c'è un lato oscuro: la tratta degli schiavi dall'Africa alle Americhe diventa un business enorme. È una conseguenza logica dell'espansione del capitalismo - gli schiavi sono la manodopera più economica. Anche filosofi illuministi come John Locke e David Hume, pur parlando di uguaglianza e libertà, distinguono tra chi merita questi diritti e chi no.

Nel 1714 inizia la dinastia hannoveriana con Giorgio I, tedesco protestante che non parla nemmeno inglese! Nel 1721 Robert Walpole diventa il primo primo ministro della storia, rimanendo al potere per vent'anni.

La Guerra dei Sette Anni (1756-1763) contro la Francia conferma la Gran Bretagna come potenza mondiale: conquista il Quebec (Canada) e diventa dominante in India. È l'inizio dell'impero su cui "non tramonta mai il sole".

Paradosso dell'epoca: Mentre si parla di libertà e ragione, milioni di africani vengono ridotti in schiavitù per alimentare l'economia capitalista.

Giornalismo e Coffee Houses

Il XVIII secolo vede esplodere il giornalismo grazie all'espansione della classe media. Nascono giornali famosi come The Tatler, The Spectator e nel 1785 The Times (che esiste ancora oggi!). Il fenomeno si diffonde in tutta Europa - in Italia nascono L'Osservatore Veneto, La Frusta Letteraria e Il Caffè, ispirati al modello inglese.

I Coffee Houses diventano il centro della vita sociale e intellettuale. Per un penny, qualsiasi uomo vestito decentemente può bere un caffè, leggere i giornali e discutere con altri. Sui muri ci sono annunci di vendite e aste. Questi luoghi favoriscono lo scambio di idee e diventano forum per discussioni, affari e dibattiti.

La prosa augustea fiorisce in varie forme: pamphlet, giornalismo, saggi. Samuel Johnson (1709-84) è la figura più influente - critico, poeta e lessicografo. La sua Prefazione a Shakespeare (1765) e il Dizionario della lingua inglese (1755) sono opere fondamentali.

La poesia augustea è secondaria rispetto alla prosa e continua la tradizione satirica. Alexander Pope è il maestro dei poemi mock-eroici come The Rape of the Lock (1714), che prende in giro una lite aristocratica per un ricciolo di capelli tagliato!

Innovazione sociale: I Coffee Houses sono i primi spazi pubblici democratici dove si formano le opinioni e nascono i dibattiti politici moderni.

La nascita del romanzo

L'evento letterario più importante del XVIII secolo è senza dubbio la nascita del romanzo. Ma cosa lo distingue dalle opere precedenti? I romanzi presentano "un quadro fedele della vita reale" - niente più cavalieri erranti o storie fantastiche come il Don Chisciotte di Cervantes.

Perché il romanzo nasce proprio ora? Ci sono cinque fattori chiave:

1. La crescita della classe media: Con lo sviluppo del commercio, la classe media emergente vuole una letteratura che rifletta le sue vite, aspirazioni e gusti. Come dice David Daiches, il romanzo "era in gran parte il prodotto della classe media".

2. L'espansione del pubblico di lettori: Grazie ai giornali e alla maggiore ricchezza, sempre più persone comprano libri. Molti di questi nuovi lettori sono donne. Non vogliono storie di cavalleria, ma racconti con cui identificarsi.

3. Razionalismo ed empirismo: Le teorie di René Descartes e John Locke si concentrano sull'esperienza individuale. Il romanzo è la forma letteraria che meglio riflette questo approccio individualista.

Svolta culturale: Per la prima volta nella storia, la letteratura si rivolge principalmente alla classe media invece che all'aristocrazia!

Puritanesimo e struttura del romanzo

4. L'influenza del Puritanesimo e del Metodismo: I Puritani predicano che l'uomo deve salvarsi con i propri sforzi vivendo virtuosamente. Questo dà al romanzo uno dei suoi motori principali: l'idea della redenzione di un eroe o eroina perduti. Il Metodismo applica l'etica puritana alla vita quotidiana, privilegiando il lavoro duro e le soluzioni pratiche.

5. Il declino del teatro: Il Licensing Act del 1737 censura molte opere critiche verso il governo. Il pubblico diffida delle opere che passano la censura e cerca una nuova forma letteraria: il romanzo.

Struttura del romanzo: Mentre il racconto breve ha pochi personaggi e si concentra su un evento particolare, il romanzo si estende su un periodo più lungo con più personaggi e incidenti. La trama può essere lineare (dall'inizio alla fine) o a "scatole cinesi" (storie dentro storie).

Fiction popolare: I romanzi di genere seguono convenzioni riconoscibili e puntano soprattutto sulla trama. I personaggi sono spesso stereotipi perché ciò che conta è l'intrattenimento e l'evasione dalla monotonia quotidiana.

Elemento chiave: Il romanzo del XVIII secolo si concentra sulla formazione del personaggio - il passaggio dalla giovinezza alla maturità, dall'innocenza all'esperienza.

Narratori e tecniche narrative

Il narratore è la voce che racconta la storia e fornisce il punto di vista. Può narrare in prima o terza persona, con effetti molto diversi.

Narratore in prima persona: È un personaggio dentro la storia che racconta gli eventi dal suo punto di vista. Può essere il protagonista, un testimone delle vicende, o un ascoltatore che riporta una storia sentita da altri (struttura a scatole cinesi).

Narratore in terza persona: È un osservatore esterno che può essere onnisciente o non-onnisciente. Il narratore onnisciente è come un dio che conosce i pensieri e i sentimenti di tutti i personaggi - è il tipo più comune nel romanzo inglese. Il narratore non-onnisciente rimane anonimo e ci dà meno informazioni, lasciandoci più libertà di interpretazione.

La scelta del narratore influenza completamente la nostra esperienza di lettura. Con il narratore onnisciente siamo guidati, con quello non-onnisciente dobbiamo fare più fatica ma abbiamo più autonomia interpretativa.

Trucco per ricordare: Narratore onnisciente = sa tutto e ci guida; narratore non-onnisciente = sa poco e ci lascia liberi di interpretare.

Personaggi e conflitti

Molti romanzi del XVIII e XIX secolo raccontano la formazione del personaggio centrale: il passaggio dalla giovinezza alla maturità, dalla follia alla saggezza, dall'innocenza all'esperienza. La società industriale moderna si aspetta che le persone siano operose, indipendenti, produttive e responsabili.

L'ascesa della classe media porta maggiori possibilità di mobilità sociale. La nuova società urbana è un posto dove giovani uomini e donne intraprendenti possono cercare fortuna e migliorare la loro posizione. L'idea che gli individui possano controllare il proprio destino diventa centrale nel romanzo.

Personaggi in conflitto: Nella narrativa vittoriana, i desideri dei personaggi coincidono più o meno con il loro destino sociale. Nella seconda metà dell'Ottocento c'è invece maggiore conflitto tra le concezioni pubbliche del carattere e il mondo interiore privato del sé.

La disintegrazione del personaggio: Con l'esplorazione del mondo interiore della mente, la nozione di personaggio diventa più fluida e meno definibile. Il sé privato è quasi completamente separato da quello pubblico. I personaggi "vuoti" del romanzo moderno sono "gente della folla", indistinguibili da chiunque altro.

Evoluzione: Dal personaggio "pieno" e definito del XVIII secolo al personaggio frammentato e indefinibile del modernismo.

L'ambientazione come personaggio

Per ambientazione intendiamo i luoghi e i periodi temporali in cui si svolge la narrazione. Le ambientazioni sono come personaggi muti che, anche se non possono parlare, ci comunicano tantissime informazioni.

Un'ambientazione può darci informazioni sociali, emotive, psicologiche, storiche, persino mitologiche. Può riflettere o influenzare la psiche, il temperamento o il comportamento dei personaggi. Diversi tipi di luoghi comunicano atmosfere diverse: pericolo, tranquillità, inquietudine, tristezza, libertà, prigionia.

I personaggi ci rivelano molto della loro personalità o del loro stato emotivo attraverso le loro impressioni del luogo in cui si trovano. Una stessa ambientazione può essere percepita in modi completamente diversi da personaggi diversi, rivelandoci il loro mondo interiore.

L'ambientazione non è mai neutra in un romanzo - è sempre significativa e contribuisce al significato complessivo dell'opera. Pensate alla differenza tra una scena ambientata in una villa di campagna e una nei bassifondi di Londra - già sapete che tipo di atmosfere e conflitti aspettarvi!

Consiglio di lettura: Quando leggete un romanzo, fate sempre attenzione a dove e quando si svolge l'azione - l'ambientazione vi sta dicendo qualcosa di importante!