Il Gatto Nero: Orrore Psicologico e Colpa
"Il Gatto Nero" è probabilmente uno dei racconti più disturbanti di Poe, narrato in prima persona da un assassino che vuole confessare i suoi crimini. La storia inizia con un uomo che si descrive come una brava persona, amante degli animali insieme alla moglie, ma che a causa dell'alcolismo inizia a diventare violento.
Il protagonista prima cava un occhio al suo gatto nero di nome Pluto, poi lo impicca per puro sadismo. Dopo che la sua casa brucia, trova un gatto identico che però sviluppa una macchia bianca a forma di forca sul petto. Quando cerca di uccidere anche questo secondo gatto, sua moglie interviene e lui, in preda alla rabbia, la ammazza con un'ascia.
I temi principali includono la perversità umana (la tendenza a fare il male proprio perché sappiamo che è sbagliato), la colpa, la violenza domestica e l'alcolismo. Il gatto nero simboleggia sia la coscienza dell'uomo che lo tormenta, sia elementi soprannaturali legati alle credenze popolari sui gatti come creature magiche.
Lo stile narrativo usa ambientazioni claustrofobiche - i personaggi di Poe sono spesso rinchiusi in spazi angusti, tagliati fuori dal mondo reale, il che intensifica la loro follia e ossessioni.
Attenzione: Questo racconto mostra come Poe fosse un maestro nel rappresentare il lato oscuro della psicologia umana - molto più spaventoso di qualsiasi mostro!