John Milton e "Paradise Lost"
John Milton è il più grande poeta dell'età puritana e un fervente sostenitore di Cromwell. Nato nel 1608, crede nel potere della repubblica e nella libertà di stampa. Quando viene restaurata la monarchia, viene brevemente imprigionato per le sue idee politiche.
Il suo capolavoro "Paradise Lost" racconta la storia biblica di Adamo ed Eva, ma va molto oltre. Satan e gli angeli caduti si liberano dalle catene e decidono di corrompere l'umanità, la nuova creazione di Dio. Satan, sotto forma di serpente, convince Eva a mangiare il frutto proibito.
Il poema esplora il tema della disobbedienza e redenzione. Milton presenta due percorsi morali: quello di Satan, la cui disobbedienza porta al peccato e alla punizione, e quello di Adamo ed Eva, che dopo aver peccato si pentono e trovano speranza nella redenzione.
Aspetto interessante: Satan è forse il personaggio più affascinante del poema - inizialmente sembra l'eroe della storia per il suo coraggio nel ribellarsi.
L'universo di Milton è organizzato in una gerarchia precisa: il Paradiso in alto, l'Inferno in basso e la Terra nel mezzo. Lo stile di Milton è incredibilmente complesso, pieno di riferimenti classici e vocabolario arcaico, scritto per un pubblico molto colto. Dopo "Paradise Lost", l'epica inglese praticamente si conclude.