Il ritratto di Dorian Gray
Questo romanzo è un perfetto mix tra romanzo gotico e narrativa decadente francese. Wilde usa un narratore in terza persona e dialoghi brillanti per rivelare i personaggi. Le descrizioni sono ricchissime di dettagli sensoriali.
La trama è geniale: Dorian Gray, giovane e bellissimo, si fa ritrarre dal pittore Basil Hallward. Influenzato da Lord Henry Wotton, fa un patto diabolico: resterà per sempre giovane mentre il ritratto invecchierà al posto suo, mostrandone i peccati.
Dorian si abbandona a una vita edonistica fatta di piaceri, crimini e corruzione. Mentre lui resta bellissimo, il ritratto diventa orribile. Alla fine, responsabile della morte di un'attrice e dell'omicidio di Basil, pugnala il quadro e muore, ritrovando la sua vera età mentre il ritratto torna bello.
Il tema del doppio è centrale: Dorian ha due facce, quella pubblica (bella e innocente) e quella privata (corrotta). Come Dr. Jekyll e Mr. Hyde, il romanzo esplora l'ipocrisia della società vittoriana.
Paradosso wildiano: Pur proclamando che l'arte non deve essere morale, il romanzo insegna una lezione morale - il peccato porta alla distruzione.