La Civiltà Micenea
Immagina delle tribù nomadi che attraversano l'Europa e decidono di stabilirsi in Grecia: ecco come nasce la civiltà micenea! A partire dal 2000 a.C., popolazioni di lingua indoeuropea lasciarono l'Europa centro-orientale per raggiungere la Grecia in ondate successive.
Prima arrivarono gli Ioni, poi gli Eoli e infine, intorno al 1600 a.C., gli Achei (chiamati anche Micenei). Questi ultimi si stabilirono nel Peloponneso dove fondarono numerose città, tra cui la famosa Micene che dà il nome alla loro civiltà.
Gli Achei erano un popolo guerriero ma molto intelligente: impararono le tecniche di navigazione e commercio dai Cretesi, diventando abili sia in guerra che negli affari. Questa combinazione li rese una delle potenze più importanti del Mediterraneo antico.
💡 Curiosità: I Micenei sono probabilmente gli stessi guerrieri descritti da Omero nell'Iliade durante la guerra di Troia!
La società micenea era organizzata in città-stato fortificate e indipendenti, ognuna con le proprie regole. Al vertice c'era il re chiamato wánax, circondato da aristocratici, guerrieri e sacerdoti. Il popolo (dámos) viveva in comunità di villaggio (dámoi) attorno alla città fortificata, mentre le decisioni più importanti venivano prese da un consiglio di anziani.
Dal punto di vista religioso, i Micenei veneravano molti dei che personificavano gli elementi naturali come il sole, la luna, la terra e i fiumi. I riti, che includevano sacrifici di animali e forse anche umani, si svolgevano all'aperto o nei palazzi - non esistevano ancora i templi! Il rito funebre più comune era l'inumazione, con tombe elaborate per i personaggi importanti.
La civiltà micenea raggiunse il suo massimo splendore intorno al 1200 a.C., ma subito dopo si estinse misteriosamente. Gli storici hanno tre ipotesi: un cambiamento climatico, l'invasione dei Dori oppure conflitti interni. Con la loro scomparsa, il mondo greco regredì notevolmente: le fortezze furono distrutte, la scrittura scomparve e la popolazione diminuì drasticamente.