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Fisica Quantistica: Principi e Esperimenti Fondamentali

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Gaia Chierichetti

12/12/2025

Fisica

Fisica Quantistica

4322

12 dic 2025

8 pagine

Fisica Quantistica: Principi e Esperimenti Fondamentali

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Gaia Chierichetti

@gaiachierichetti

La Fisica Quantistica rappresenta una delle rivoluzioni scientifiche più profonde... Mostra di più

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Fisica Quantistica
CORPO MERO
I fisici alla fine dell'ottocento si resero conto di non saper giustificare le proprietà del corpo nero, ossia

Il Corpo Nero e l'Ipotesi di Planck

All'inizio del Novecento, la fisica classica entrò in crisi quando non riuscì a spiegare il comportamento del corpo nero, un oggetto capace di assorbire e riemettere completamente qualsiasi radiazione elettromagnetica.

Gli esperimenti mostravano che lo spettro di emissione di un corpo nero aumenta fino a un valore massimo di lunghezza d'onda $\lambda_{max}$ per poi diminuire, seguendo la Legge di spostamento di Wein. La teoria classica, invece, prevedeva che la potenza irradiata tendesse all'infinito per lunghezze d'onda piccole - un fenomeno chiamato "catastrofe ultravioletta".

Nel 1900, Max Planck risolse il problema introducendo un'idea rivoluzionaria: l'energia non fluisce in modo continuo, ma viene scambiata in piccoli "pacchetti" discreti chiamati quanti. Secondo Planck, quando gli atomi emettono o assorbono radiazioni, lo fanno in quantità di energia E=nhfE = nhf, dove hh è la costante di Planck, ff la frequenza e nn un numero intero.

💡 Questo approccio rivoluzionario di Planck segnò la nascita della fisica quantistica, rompendo con l'idea classica che l'energia potesse assumere qualsiasi valore in modo continuo!

Fisica Quantistica
CORPO MERO
I fisici alla fine dell'ottocento si resero conto di non saper giustificare le proprietà del corpo nero, ossia

L'Effetto Fotoelettrico e l'Ipotesi di Einstein

Quando una radiazione elettromagnetica colpisce una superficie metallica, questa può liberare elettroni - un fenomeno chiamato effetto fotoelettrico. Gli esperimenti di Lenard (1902) e Millikan (1916) rivelarono comportamenti incompatibili con la fisica classica.

Il primo problema riguardava il potenziale di arresto, il valore negativo di tensione capace di bloccare l'emissione di elettroni. Mentre la fisica classica prevedeva che questo valore dipendesse dall'irradiamento, gli esperimenti mostravano un valore unico per ogni metallo.

Il secondo problema concerneva la frequenza di soglia: l'emissione avviene solo se la frequenza della radiazione supera un valore minimo caratteristico del metallo. Per la fisica classica, invece, qualsiasi frequenza avrebbe dovuto produrre l'effetto.

Nel 1905 Einstein risolse brillantemente queste contraddizioni estendendo l'ipotesi di Planck: la luce stessa è composta da pacchetti di energia chiamati fotoni, con energia E=hfE = hf. Ogni fotone interagisce con un singolo elettrone, che può essere emesso solo se l'energia del fotone supera il lavoro di estrazione del metallo.

💡 Einstein dimostrò che l'energia cinetica massima degli elettroni emessi dipende dalla formula Kmax=hfWeK_{max} = hf - W_e, dove WeW_e è il lavoro di estrazione. Questa intuizione gli valse il Premio Nobel nel 1921!

Fisica Quantistica
CORPO MERO
I fisici alla fine dell'ottocento si resero conto di non saper giustificare le proprietà del corpo nero, ossia

L'Effetto Compton e l'Esperimento di Millikan

Nel 1923, Compton fornì un'ulteriore conferma della natura corpuscolare della radiazione elettromagnetica. Il suo famoso esperimento consisteva nel dirigere raggi X verso un bersaglio di grafite e misurare la lunghezza d'onda della radiazione diffusa.

I risultati mostrarono che i raggi diffusi presentavano due picchi di intensità: uno con la stessa lunghezza d'onda del raggio incidente e un secondo con lunghezza d'onda maggiore. Questo fenomeno si spiega considerando la luce come particelle (fotoni) che collidono con gli elettroni, perdendo parte della propria energia.

L'aumento di lunghezza d'onda dipende dall'angolo di diffusione secondo la formula Δλ=hmec(1cosα)\Delta\lambda = \frac{h}{m_e \cdot c} (1-\cos\alpha), dove hmec\frac{h}{m_e \cdot c} è la lunghezza d'onda Compton dell'elettrone.

Nel 1911, Millikan realizzò un esperimento fondamentale per misurare la carica dell'elettrone. Usando goccioline d'olio cariche in un campo elettrico, dimostrò che la carica elettrica è quantizzata in natura, assumendo sempre valori multipli di una carica elementare e=1,6×1019e = -1,6 \times 10^{-19} coulomb. Combinando questo valore con il rapporto carica-massa misurato da Thompson, calcolò anche la massa dell'elettrone: m=9,11×1031m = 9,11 \times 10^{-31} kg.

💡 Gli esperimenti di Compton e Millikan furono cruciali per confermare la natura corpuscolare della luce e la quantizzazione della carica elettrica, due pilastri della fisica quantistica!

Fisica Quantistica
CORPO MERO
I fisici alla fine dell'ottocento si resero conto di non saper giustificare le proprietà del corpo nero, ossia

L'Evoluzione dei Modelli Atomici

La comprensione della struttura atomica ha attraversato diverse fasi rivoluzionarie:

Nel 1904, Thomson propose il "modello a panettone": l'atomo come una sfera di carica positiva in cui gli elettroni negativi sono distribuiti come uvetta in un dolce.

Nel 1911, Rutherford condusse un esperimento cruciale bombardando una sottile lamina d'oro con particelle alfa. Contrariamente alle previsioni del modello di Thomson, alcune particelle venivano deviate con angoli ampi o addirittura riflesse. Rutherford concluse che l'atomo doveva avere un nucleo centrale denso e carico positivamente, circondato da elettroni in orbita (il "modello planetario").

Tuttavia, questo modello presentava problemi fondamentali: secondo la fisica classica, gli elettroni in orbita (cariche accelerate) dovrebbero emettere radiazione elettromagnetica, perdere energia e collassare sul nucleo.

Nel 1912, Bohr risolse queste contraddizioni introducendo un modello quantizzato dell'atomo di idrogeno con tre ipotesi rivoluzionarie:

  1. Gli elettroni possono occupare solo orbite con raggi specifici: rn=kn2r_n = kn^2
  2. In queste orbite stabili, gli elettroni non emettono radiazione
  3. L'energia di legame dell'elettrone è quantizzata: En=kn2E_n = -\frac{k}{n^2}

💡 Il modello di Bohr spiegò per la prima volta gli spettri atomici a righe, mostrando che le linee spettrali corrispondono ai fotoni emessi quando gli elettroni "saltano" tra livelli energetici. Questa intuizione aprì la strada alla moderna meccanica quantistica!

Fisica Quantistica
CORPO MERO
I fisici alla fine dell'ottocento si resero conto di non saper giustificare le proprietà del corpo nero, ossia

L'Atomo di Bohr e la Verifica Sperimentale

Secondo il modello di Bohr, un atomo può eccitarsi quando assorbe energia: i suoi elettroni saltano da un'orbita con energia E1E_1 a un'orbita superiore con energia E2E_2. Quando l'elettrone ritorna al suo stato fondamentale, emette un fotone con energia EF=E2E1=hfE_F = E_2 - E_1 = hf.

Questa emissione di energia in quantità discrete spiega gli spettri atomici a righe: ogni riga corrisponde a un particolare salto energetico dell'elettrone, con frequenza f=E2E1hf = \frac{E_2 - E_1}{h}.

Nel 1914, Franck e Hertz fornirono una brillante conferma sperimentale dell'atomo quantizzato di Bohr. Il loro apparato sparava elettroni con energia nota $E_0$ attraverso un gas. Analizzando l'energia degli elettroni dopo l'urto, scoprirono che avevano energie ben definite $E_0$, $E_1$, $E_2$.... Questo dimostrava che gli atomi potevano assorbire solo quantità discrete di energia durante le collisioni.

Un esperimento moderno per verificare la teoria quantistica utilizza i LED (diodi emettitori di luce). Questi dispositivi emettono fotoni quando gli elettroni "saltano" tra livelli energetici. Misurando il potenziale di accensione $\Delta V$ e la lunghezza d'onda $\lambda$ della luce emessa, è possibile calcolare la costante di Planck: h=eΔVλch = \frac{e\Delta V \lambda}{c}.

💡 I LED che usi ogni giorno sono una diretta applicazione della fisica quantistica! Diversi materiali semiconduttori producono diverse lunghezze d'onda (colori) perché hanno diversi salti energetici tra i livelli elettronici.

Fisica Quantistica
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Il Dualismo Onda-Particella

Nel 1923, Louis de Broglie propose un'idea rivoluzionaria: se la luce mostra sia proprietà ondulatorie (interferenza) che corpuscolari (effetto fotoelettrico), anche la materia potrebbe avere questa doppia natura.

Secondo l'ipotesi di de Broglie, ad ogni particella con quantità di moto pp è associata una lunghezza d'onda λ=hp\lambda = \frac{h}{p}. Questo significa che anche gli elettroni, i protoni e persino oggetti macroscopici hanno una natura ondulatoria, sebbene per oggetti grandi la lunghezza d'onda sia così piccola da risultare inosservabile.

Nel 1927, Davisson e Germer confermarono questa ipotesi osservando la diffrazione degli elettroni su un cristallo metallico. La figura di diffrazione ottenuta era tipica dei fenomeni ondulatori, dimostrando che gli elettroni si comportano come onde.

Per conciliare questi aspetti apparentemente contraddittori, Bohr formulò due principi fondamentali:

  1. Il principio di complementarità: una radiazione o particella si comporta o come onda o come corpuscolo, a seconda dell'esperimento
  2. Il principio di corrispondenza: la teoria quantistica deve coincidere con la fisica classica quando si considerano sistemi macroscopici

Nel 1926, Schrödinger sviluppò un'equazione matematica che descrive l'evoluzione delle onde di probabilità associate alle particelle. La funzione d'onda ψ(x,y,z,t)\psi(x,y,z,t) rappresenta lo stato quantico di una particella, e il quadrato del suo modulo ψ2|\psi|^2 fornisce la densità di probabilità di trovare la particella in un punto.

💡 La fisica quantistica segna il passaggio da una visione deterministica (dove ogni causa produce un effetto preciso) a una probabilistica (dove possiamo calcolare solo le probabilità dei possibili risultati). Questo è un cambiamento fondamentale nella nostra comprensione della natura!

Fisica Quantistica
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Il Principio di Indeterminazione e la Sovrapposizione

Nel mondo microscopico, l'atto stesso di osservare modifica ciò che stiamo osservando. Per vedere una particella, dobbiamo "illuminarla" con fotoni che inevitabilmente la disturbano.

Questo porta al famoso principio di indeterminazione di Heisenberg: è impossibile conoscere simultaneamente con precisione arbitraria sia la posizione che la quantità di moto di una particella. Più precisamente misuriamo una delle due grandezze, meno precisa sarà la misura dell'altra.

Conseguenze rivoluzionarie:

  • Nel mondo microscopico, il concetto di traiettoria perde significato
  • Non possiamo affermare che una particella si trova "ferma" in una posizione specifica
  • Esiste un'analoga indeterminazione tra energia e tempo: non possiamo conoscere con precisione arbitraria l'energia di un sistema e l'istante in cui ha quel valore

Un altro concetto fondamentale è il principio di sovrapposizione: se ϕ1\phi_1 e ϕ2\phi_2 sono due possibili stati quantici di un sistema, allora anche la loro combinazione lineare rappresenta uno stato possibile. Questo significa che un sistema quantistico può esistere simultaneamente in più stati!

L'esperimento della doppia fenditura illustra perfettamente queste stranezze quantistiche. Quando spariamo elettroni (uno alla volta) attraverso due fenditure, osserviamo una figura di interferenza tipica delle onde. Questo dimostra che ogni elettrone interferisce con sé stesso, come se passasse contemporaneamente attraverso entrambe le fenditure.

💡 Sorprendentemente, se tentiamo di osservare attraverso quale fenditura passa l'elettrone, la figura di interferenza scompare! L'atto di misurare "costringe" l'elettrone a comportarsi come una particella classica, dimostrando che l'osservazione influenza il fenomeno osservato.

Fisica Quantistica
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L'Interpretazione di Copenaghen e il Gatto di Schrödinger

Secondo l'interpretazione di Copenaghen formulata da Bohr e Heisenberg, un sistema quantistico esiste in una sovrapposizione di stati possibili fino a quando non viene effettuata una misurazione. L'atto stesso di misurare "fa collassare" questa sovrapposizione in uno stato definito.

Nel famoso esperimento mentale del gatto di Schrödinger (1935), un gatto viene posto in una scatola chiusa con un meccanismo che può ucciderlo in base al decadimento casuale di un atomo radioattivo. Secondo la meccanica quantistica, fino a quando non apriamo la scatola, il sistema si trova in una sovrapposizione di stati ("gatto vivo" e "gatto morto").

Questo solleva questioni fondamentali:

  • Se il gatto è un sistema macroscopico, come può trovarsi in una sovrapposizione di stati?
  • Qual è il ruolo dell'osservatore nel determinare la realtà?
  • Come avviene esattamente il "collasso" della funzione d'onda?

La fisica quantistica ci porta ad abbandonare la logica a due valori vero/falsovero/falso della fisica classica per una logica a tre valori: una proposizione può essere vera, falsa o indefinita (non nel senso di incerta, ma proprio non determinabile).

💡 Nonostante le sue stranezze concettuali, la meccanica quantistica è la teoria fisica più precisamente verificata nella storia della scienza. Le tecnologie moderne, dai computer ai laser, dalle risonanze magnetiche ai LED, si basano sui principi quantistici. La teoria funziona perfettamente, anche se forse non la comprendiamo completamente!



Pensavamo che non l'avreste mai chiesto....

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Il nostro assistente AI è costruito specificamente per le esigenze degli studenti. Sulla base dei milioni di contenuti presenti sulla piattaforma, possiamo fornire agli studenti risposte davvero significative e pertinenti. Ma non si tratta solo di risposte, l'assistente è in grado di guidare gli studenti attraverso le loro sfide quotidiane di studio, con piani di studio personalizzati, quiz o contenuti nella chat e una personalizzazione al 100% basata sulle competenze e sugli sviluppi degli studenti.

Dove posso scaricare l'applicazione Knowunity?

È possibile scaricare l'applicazione dal Google Play Store e dall'Apple App Store.

Knowunity è davvero gratuita?

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Non c'è niente di adatto? Esplorare altre aree tematiche.

Recensioni dei nostri utenti. Ci adorano - e anche tu, vedrai .

4.9/5

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4.8/5

Google Play

L'applicazione è molto facile da usare e ben progettata. Finora ho trovato tutto quello che cercavo e ho potuto imparare molto dalle presentazioni! Utilizzerò sicuramente l'app per i compiti in classe! È molto utile anche come fonte di ispirazione.

Stefano S

utente iOS

Questa applicazione è davvero grande! Ci sono tantissimi appunti e aiuti con lo studio [...]. La mia materia problematica, per esempio, è il francese e l'app ha così tante opzioni per aiutarmi. Grazie a questa app ho migliorato il mio francese. La consiglio a tutti.

Samantha Klich

utente Android

Wow, sono davvero stupita. Ho appena provato l'app perché l'ho vista pubblicizzata molte volte e sono rimasta assolutamente sbalordita. Questa app è L'AIUTO che cercate per la scuola e soprattutto offre tantissime cose, come allenamenti e schede, che a me personalmente sono state MOLTO utili.

Anna

utente iOS

È bellissima questa app, la adoro. È utilissima per lo studio e mi aiuta molto, anzi moltissimo, ma soprattutto mi aiutano molto i quiz, per memorizzare anche quello che non sapevo

Anastasia

utente Android

Fantastica per qualsiasi materia avere gli appunti anche di altre persone è molto utile perchè posso confrontarmi e vedere come migliorarmi. con i quiz riesco ad apprendere al meglio.

Francesca

utente Android

moooolto utile,gli appunti sono belli e funzionanti,schoolGPT da dei consigli formidabili!!

Marianna

utente Android

L'applicazione è semplicemente fantastica! Tutto ciò che devo fare è inserire l'argomento nella barra di ricerca e ottengo la risposta molto velocemente. Non devo guardare 10 video di YouTube per capire qualcosa, quindi risparmio tempo. Consigliatissima!

Sudenaz Ocak

utente Android

A scuola andavo malissimo in matematica, ma grazie a questa applicazione ora vado meglio. Vi sono molto grato per aver creato questa app.

Greenlight Bonnie

utente Android

Knowunity è un applicazione fantastica,considerando che ha degli schemi veramente molto carini e sfiziosi e che ci sono dei quiz,oltre al fatto che questa cosa dell intelligenza artificiale "school gpt" è almeno per me molto utile, perché a differenza di Chatgpt ti da le spiegazioni, ti spiega ciò che non è chiaro! Posso studiare più velocemente tramite gli schemi e che posso pubblicare io stessa gli schemi è una funzione utilissima per gli altri studenti. Knowunity è PERFETTA

Aurora

utente Android

L’app funziona benissimo e puoi trovare qualsiasi tipo di informazione. Non ho l’abbonamento ma la parte gratuita è sufficiente per uno studio approfondito.

Martina

utente iOS

in questi ultimi mesi di scuola dove il tempo è ormai poco, mi sta aiutando molto perché piuttosto che farmi io gli schemi su quello che leggo sul libro guardo questi già fatti e li uso come ripasso piuttosto che rileggermi tutto il libro

Chiara

utente IOS

Questa app è una delle migliori, nient’altro da dire.

Andrea

utente iOS

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È bellissima questa app, la adoro. È utilissima per lo studio e mi aiuta molto, anzi moltissimo, ma soprattutto mi aiutano molto i quiz, per memorizzare anche quello che non sapevo

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moooolto utile,gli appunti sono belli e funzionanti,schoolGPT da dei consigli formidabili!!

Marianna

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L'applicazione è semplicemente fantastica! Tutto ciò che devo fare è inserire l'argomento nella barra di ricerca e ottengo la risposta molto velocemente. Non devo guardare 10 video di YouTube per capire qualcosa, quindi risparmio tempo. Consigliatissima!

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A scuola andavo malissimo in matematica, ma grazie a questa applicazione ora vado meglio. Vi sono molto grato per aver creato questa app.

Greenlight Bonnie

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Knowunity è un applicazione fantastica,considerando che ha degli schemi veramente molto carini e sfiziosi e che ci sono dei quiz,oltre al fatto che questa cosa dell intelligenza artificiale "school gpt" è almeno per me molto utile, perché a differenza di Chatgpt ti da le spiegazioni, ti spiega ciò che non è chiaro! Posso studiare più velocemente tramite gli schemi e che posso pubblicare io stessa gli schemi è una funzione utilissima per gli altri studenti. Knowunity è PERFETTA

Aurora

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L’app funziona benissimo e puoi trovare qualsiasi tipo di informazione. Non ho l’abbonamento ma la parte gratuita è sufficiente per uno studio approfondito.

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in questi ultimi mesi di scuola dove il tempo è ormai poco, mi sta aiutando molto perché piuttosto che farmi io gli schemi su quello che leggo sul libro guardo questi già fatti e li uso come ripasso piuttosto che rileggermi tutto il libro

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All'inizio del Novecento, la fisica classica entrò in crisi quando non riuscì a spiegare il comportamento del corpo nero, un oggetto capace di assorbire e riemettere completamente qualsiasi radiazione elettromagnetica.

Gli esperimenti mostravano che lo spettro di emissione di un corpo nero aumenta fino a un valore massimo di lunghezza d'onda $\lambda_{max}$ per poi diminuire, seguendo la Legge di spostamento di Wein. La teoria classica, invece, prevedeva che la potenza irradiata tendesse all'infinito per lunghezze d'onda piccole - un fenomeno chiamato "catastrofe ultravioletta".

Nel 1900, Max Planck risolse il problema introducendo un'idea rivoluzionaria: l'energia non fluisce in modo continuo, ma viene scambiata in piccoli "pacchetti" discreti chiamati quanti. Secondo Planck, quando gli atomi emettono o assorbono radiazioni, lo fanno in quantità di energia E=nhfE = nhf, dove hh è la costante di Planck, ff la frequenza e nn un numero intero.

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Quando una radiazione elettromagnetica colpisce una superficie metallica, questa può liberare elettroni - un fenomeno chiamato effetto fotoelettrico. Gli esperimenti di Lenard (1902) e Millikan (1916) rivelarono comportamenti incompatibili con la fisica classica.

Il primo problema riguardava il potenziale di arresto, il valore negativo di tensione capace di bloccare l'emissione di elettroni. Mentre la fisica classica prevedeva che questo valore dipendesse dall'irradiamento, gli esperimenti mostravano un valore unico per ogni metallo.

Il secondo problema concerneva la frequenza di soglia: l'emissione avviene solo se la frequenza della radiazione supera un valore minimo caratteristico del metallo. Per la fisica classica, invece, qualsiasi frequenza avrebbe dovuto produrre l'effetto.

Nel 1905 Einstein risolse brillantemente queste contraddizioni estendendo l'ipotesi di Planck: la luce stessa è composta da pacchetti di energia chiamati fotoni, con energia E=hfE = hf. Ogni fotone interagisce con un singolo elettrone, che può essere emesso solo se l'energia del fotone supera il lavoro di estrazione del metallo.

💡 Einstein dimostrò che l'energia cinetica massima degli elettroni emessi dipende dalla formula Kmax=hfWeK_{max} = hf - W_e, dove WeW_e è il lavoro di estrazione. Questa intuizione gli valse il Premio Nobel nel 1921!

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I risultati mostrarono che i raggi diffusi presentavano due picchi di intensità: uno con la stessa lunghezza d'onda del raggio incidente e un secondo con lunghezza d'onda maggiore. Questo fenomeno si spiega considerando la luce come particelle (fotoni) che collidono con gli elettroni, perdendo parte della propria energia.

L'aumento di lunghezza d'onda dipende dall'angolo di diffusione secondo la formula Δλ=hmec(1cosα)\Delta\lambda = \frac{h}{m_e \cdot c} (1-\cos\alpha), dove hmec\frac{h}{m_e \cdot c} è la lunghezza d'onda Compton dell'elettrone.

Nel 1911, Millikan realizzò un esperimento fondamentale per misurare la carica dell'elettrone. Usando goccioline d'olio cariche in un campo elettrico, dimostrò che la carica elettrica è quantizzata in natura, assumendo sempre valori multipli di una carica elementare e=1,6×1019e = -1,6 \times 10^{-19} coulomb. Combinando questo valore con il rapporto carica-massa misurato da Thompson, calcolò anche la massa dell'elettrone: m=9,11×1031m = 9,11 \times 10^{-31} kg.

💡 Gli esperimenti di Compton e Millikan furono cruciali per confermare la natura corpuscolare della luce e la quantizzazione della carica elettrica, due pilastri della fisica quantistica!

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Nel 1911, Rutherford condusse un esperimento cruciale bombardando una sottile lamina d'oro con particelle alfa. Contrariamente alle previsioni del modello di Thomson, alcune particelle venivano deviate con angoli ampi o addirittura riflesse. Rutherford concluse che l'atomo doveva avere un nucleo centrale denso e carico positivamente, circondato da elettroni in orbita (il "modello planetario").

Tuttavia, questo modello presentava problemi fondamentali: secondo la fisica classica, gli elettroni in orbita (cariche accelerate) dovrebbero emettere radiazione elettromagnetica, perdere energia e collassare sul nucleo.

Nel 1912, Bohr risolse queste contraddizioni introducendo un modello quantizzato dell'atomo di idrogeno con tre ipotesi rivoluzionarie:

  1. Gli elettroni possono occupare solo orbite con raggi specifici: rn=kn2r_n = kn^2
  2. In queste orbite stabili, gli elettroni non emettono radiazione
  3. L'energia di legame dell'elettrone è quantizzata: En=kn2E_n = -\frac{k}{n^2}

💡 Il modello di Bohr spiegò per la prima volta gli spettri atomici a righe, mostrando che le linee spettrali corrispondono ai fotoni emessi quando gli elettroni "saltano" tra livelli energetici. Questa intuizione aprì la strada alla moderna meccanica quantistica!

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Secondo il modello di Bohr, un atomo può eccitarsi quando assorbe energia: i suoi elettroni saltano da un'orbita con energia E1E_1 a un'orbita superiore con energia E2E_2. Quando l'elettrone ritorna al suo stato fondamentale, emette un fotone con energia EF=E2E1=hfE_F = E_2 - E_1 = hf.

Questa emissione di energia in quantità discrete spiega gli spettri atomici a righe: ogni riga corrisponde a un particolare salto energetico dell'elettrone, con frequenza f=E2E1hf = \frac{E_2 - E_1}{h}.

Nel 1914, Franck e Hertz fornirono una brillante conferma sperimentale dell'atomo quantizzato di Bohr. Il loro apparato sparava elettroni con energia nota $E_0$ attraverso un gas. Analizzando l'energia degli elettroni dopo l'urto, scoprirono che avevano energie ben definite $E_0$, $E_1$, $E_2$.... Questo dimostrava che gli atomi potevano assorbire solo quantità discrete di energia durante le collisioni.

Un esperimento moderno per verificare la teoria quantistica utilizza i LED (diodi emettitori di luce). Questi dispositivi emettono fotoni quando gli elettroni "saltano" tra livelli energetici. Misurando il potenziale di accensione $\Delta V$ e la lunghezza d'onda $\lambda$ della luce emessa, è possibile calcolare la costante di Planck: h=eΔVλch = \frac{e\Delta V \lambda}{c}.

💡 I LED che usi ogni giorno sono una diretta applicazione della fisica quantistica! Diversi materiali semiconduttori producono diverse lunghezze d'onda (colori) perché hanno diversi salti energetici tra i livelli elettronici.

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Nel 1923, Louis de Broglie propose un'idea rivoluzionaria: se la luce mostra sia proprietà ondulatorie (interferenza) che corpuscolari (effetto fotoelettrico), anche la materia potrebbe avere questa doppia natura.

Secondo l'ipotesi di de Broglie, ad ogni particella con quantità di moto pp è associata una lunghezza d'onda λ=hp\lambda = \frac{h}{p}. Questo significa che anche gli elettroni, i protoni e persino oggetti macroscopici hanno una natura ondulatoria, sebbene per oggetti grandi la lunghezza d'onda sia così piccola da risultare inosservabile.

Nel 1927, Davisson e Germer confermarono questa ipotesi osservando la diffrazione degli elettroni su un cristallo metallico. La figura di diffrazione ottenuta era tipica dei fenomeni ondulatori, dimostrando che gli elettroni si comportano come onde.

Per conciliare questi aspetti apparentemente contraddittori, Bohr formulò due principi fondamentali:

  1. Il principio di complementarità: una radiazione o particella si comporta o come onda o come corpuscolo, a seconda dell'esperimento
  2. Il principio di corrispondenza: la teoria quantistica deve coincidere con la fisica classica quando si considerano sistemi macroscopici

Nel 1926, Schrödinger sviluppò un'equazione matematica che descrive l'evoluzione delle onde di probabilità associate alle particelle. La funzione d'onda ψ(x,y,z,t)\psi(x,y,z,t) rappresenta lo stato quantico di una particella, e il quadrato del suo modulo ψ2|\psi|^2 fornisce la densità di probabilità di trovare la particella in un punto.

💡 La fisica quantistica segna il passaggio da una visione deterministica (dove ogni causa produce un effetto preciso) a una probabilistica (dove possiamo calcolare solo le probabilità dei possibili risultati). Questo è un cambiamento fondamentale nella nostra comprensione della natura!

Fisica Quantistica
CORPO MERO
I fisici alla fine dell'ottocento si resero conto di non saper giustificare le proprietà del corpo nero, ossia

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Il Principio di Indeterminazione e la Sovrapposizione

Nel mondo microscopico, l'atto stesso di osservare modifica ciò che stiamo osservando. Per vedere una particella, dobbiamo "illuminarla" con fotoni che inevitabilmente la disturbano.

Questo porta al famoso principio di indeterminazione di Heisenberg: è impossibile conoscere simultaneamente con precisione arbitraria sia la posizione che la quantità di moto di una particella. Più precisamente misuriamo una delle due grandezze, meno precisa sarà la misura dell'altra.

Conseguenze rivoluzionarie:

  • Nel mondo microscopico, il concetto di traiettoria perde significato
  • Non possiamo affermare che una particella si trova "ferma" in una posizione specifica
  • Esiste un'analoga indeterminazione tra energia e tempo: non possiamo conoscere con precisione arbitraria l'energia di un sistema e l'istante in cui ha quel valore

Un altro concetto fondamentale è il principio di sovrapposizione: se ϕ1\phi_1 e ϕ2\phi_2 sono due possibili stati quantici di un sistema, allora anche la loro combinazione lineare rappresenta uno stato possibile. Questo significa che un sistema quantistico può esistere simultaneamente in più stati!

L'esperimento della doppia fenditura illustra perfettamente queste stranezze quantistiche. Quando spariamo elettroni (uno alla volta) attraverso due fenditure, osserviamo una figura di interferenza tipica delle onde. Questo dimostra che ogni elettrone interferisce con sé stesso, come se passasse contemporaneamente attraverso entrambe le fenditure.

💡 Sorprendentemente, se tentiamo di osservare attraverso quale fenditura passa l'elettrone, la figura di interferenza scompare! L'atto di misurare "costringe" l'elettrone a comportarsi come una particella classica, dimostrando che l'osservazione influenza il fenomeno osservato.

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L'Interpretazione di Copenaghen e il Gatto di Schrödinger

Secondo l'interpretazione di Copenaghen formulata da Bohr e Heisenberg, un sistema quantistico esiste in una sovrapposizione di stati possibili fino a quando non viene effettuata una misurazione. L'atto stesso di misurare "fa collassare" questa sovrapposizione in uno stato definito.

Nel famoso esperimento mentale del gatto di Schrödinger (1935), un gatto viene posto in una scatola chiusa con un meccanismo che può ucciderlo in base al decadimento casuale di un atomo radioattivo. Secondo la meccanica quantistica, fino a quando non apriamo la scatola, il sistema si trova in una sovrapposizione di stati ("gatto vivo" e "gatto morto").

Questo solleva questioni fondamentali:

  • Se il gatto è un sistema macroscopico, come può trovarsi in una sovrapposizione di stati?
  • Qual è il ruolo dell'osservatore nel determinare la realtà?
  • Come avviene esattamente il "collasso" della funzione d'onda?

La fisica quantistica ci porta ad abbandonare la logica a due valori vero/falsovero/falso della fisica classica per una logica a tre valori: una proposizione può essere vera, falsa o indefinita (non nel senso di incerta, ma proprio non determinabile).

💡 Nonostante le sue stranezze concettuali, la meccanica quantistica è la teoria fisica più precisamente verificata nella storia della scienza. Le tecnologie moderne, dai computer ai laser, dalle risonanze magnetiche ai LED, si basano sui principi quantistici. La teoria funziona perfettamente, anche se forse non la comprendiamo completamente!

Pensavamo che non l'avreste mai chiesto....

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L'applicazione è molto facile da usare e ben progettata. Finora ho trovato tutto quello che cercavo e ho potuto imparare molto dalle presentazioni! Utilizzerò sicuramente l'app per i compiti in classe! È molto utile anche come fonte di ispirazione.

Stefano S

utente iOS

Questa applicazione è davvero grande! Ci sono tantissimi appunti e aiuti con lo studio [...]. La mia materia problematica, per esempio, è il francese e l'app ha così tante opzioni per aiutarmi. Grazie a questa app ho migliorato il mio francese. La consiglio a tutti.

Samantha Klich

utente Android

Wow, sono davvero stupita. Ho appena provato l'app perché l'ho vista pubblicizzata molte volte e sono rimasta assolutamente sbalordita. Questa app è L'AIUTO che cercate per la scuola e soprattutto offre tantissime cose, come allenamenti e schede, che a me personalmente sono state MOLTO utili.

Anna

utente iOS

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Anastasia

utente Android

Fantastica per qualsiasi materia avere gli appunti anche di altre persone è molto utile perchè posso confrontarmi e vedere come migliorarmi. con i quiz riesco ad apprendere al meglio.

Francesca

utente Android

moooolto utile,gli appunti sono belli e funzionanti,schoolGPT da dei consigli formidabili!!

Marianna

utente Android

L'applicazione è semplicemente fantastica! Tutto ciò che devo fare è inserire l'argomento nella barra di ricerca e ottengo la risposta molto velocemente. Non devo guardare 10 video di YouTube per capire qualcosa, quindi risparmio tempo. Consigliatissima!

Sudenaz Ocak

utente Android

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Greenlight Bonnie

utente Android

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Aurora

utente Android

L’app funziona benissimo e puoi trovare qualsiasi tipo di informazione. Non ho l’abbonamento ma la parte gratuita è sufficiente per uno studio approfondito.

Martina

utente iOS

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Chiara

utente IOS

Questa app è una delle migliori, nient’altro da dire.

Andrea

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