Il Dualismo Onda-Particella
Nel 1923, Louis de Broglie propose un'idea rivoluzionaria: se la luce mostra sia proprietà ondulatorie (interferenza) che corpuscolari (effetto fotoelettrico), anche la materia potrebbe avere questa doppia natura.
Secondo l'ipotesi di de Broglie, ad ogni particella con quantità di moto p è associata una lunghezza d'onda λ=ph. Questo significa che anche gli elettroni, i protoni e persino oggetti macroscopici hanno una natura ondulatoria, sebbene per oggetti grandi la lunghezza d'onda sia così piccola da risultare inosservabile.
Nel 1927, Davisson e Germer confermarono questa ipotesi osservando la diffrazione degli elettroni su un cristallo metallico. La figura di diffrazione ottenuta era tipica dei fenomeni ondulatori, dimostrando che gli elettroni si comportano come onde.
Per conciliare questi aspetti apparentemente contraddittori, Bohr formulò due principi fondamentali:
- Il principio di complementarità: una radiazione o particella si comporta o come onda o come corpuscolo, a seconda dell'esperimento
- Il principio di corrispondenza: la teoria quantistica deve coincidere con la fisica classica quando si considerano sistemi macroscopici
Nel 1926, Schrödinger sviluppò un'equazione matematica che descrive l'evoluzione delle onde di probabilità associate alle particelle. La funzione d'onda ψ(x,y,z,t) rappresenta lo stato quantico di una particella, e il quadrato del suo modulo ∣ψ∣2 fornisce la densità di probabilità di trovare la particella in un punto.
💡 La fisica quantistica segna il passaggio da una visione deterministica (dove ogni causa produce un effetto preciso) a una probabilistica (dove possiamo calcolare solo le probabilità dei possibili risultati). Questo è un cambiamento fondamentale nella nostra comprensione della natura!