La differenza tra Socrate e i sofisti rappresenta uno dei dibattiti più significativi della filosofia antica greca.
I sofisti erano insegnanti itineranti che si dedicavano all'educazione dei giovani ateniesi, concentrandosi principalmente sull'arte della parola nella sofistica greca. Insegnavano la retorica, l'arte del convincere e del persuadere, considerandola fondamentale per il successo nella vita pubblica. La loro filosofia si basava sul relativismo morale, sostenendo che non esistesse una verità assoluta ma che tutto fosse relativo alla percezione individuale. Questo approccio si contrapponeva nettamente al metodo socratico, che invece cercava la verità attraverso il dialogo e la maieutica.
L'influenza storica dei sofisti sulla democrazia ateniese fu profonda e duratura. Attraverso il loro insegnamento, contribuirono a formare una nuova classe di cittadini capaci di partecipare attivamente alla vita politica della polis. I sofisti introdussero concetti innovativi come l'importanza dell'educazione nella formazione del cittadino e il valore della persuasione nel dibattito pubblico. Mentre Socrate cercava la verità assoluta attraverso il dialogo e la riflessione filosofica, i sofisti si concentravano sugli aspetti pratici dell'educazione e sulla capacità di argomentare efficacemente in pubblico. Questa differenza fondamentale di approccio ha influenzato profondamente lo sviluppo del pensiero filosofico e politico occidentale. I sofisti, nonostante le critiche ricevute da Socrate e Platone, hanno lasciato un'eredità importante nel campo dell'educazione e della retorica, contribuendo allo sviluppo delle istituzioni democratiche e del dibattito pubblico nell'antica Atene.