La rivoluzione della scuola eleatica
La Scuola Eleatica, con Parmenide e Zenone, rappresenta un cambio radicale: invece di spiegare la molteplicità delle cose, la nega completamente, spostando l'attenzione sull'essere.
Parmenide, nella sua opera "Sulla Natura", distingue tra verità (alétheia) e opinione (dóxa). La verità è come una sfera perfetta: stabile e immutabile, raggiungibile solo attraverso la ragione. L'opinione, invece, deriva dall'esperienza personale ed è inaffidabile. Secondo Parmenide, l'essere ha caratteristiche ben definite: è ingenerato, imperituro, indivisibile, unico, immobile e immutabile.
Zenone, allievo di Parmenide, difende le tesi del maestro attraverso i famosi paradossi che confutano il movimento e la molteplicità. Utilizza la dimostrazione per assurdo: parte dall'ipotesi che le cose siano molteplici e capaci di movimento, per poi dimostrarne l'impossibilità logica.
💡 Ricorda: I paradossi di Zenone, come quello di Achille e la tartaruga o della freccia, non sono semplici giochi logici, ma potenti strumenti filosofici che sfidano la nostra percezione comune della realtà e mostrano i limiti del pensiero basato sull'esperienza sensibile.