Le vie di liberazione: arte, etica e ascesi
Sorprendentemente, Schopenhauer rifiuta il suicidio come soluzione. Uccidersi significherebbe voler vivere ma non sopportare il dolore - quindi la volontà vincerebbe comunque. L'unica vera liberazione è smettere di volere.
La prima via è l'arte. Quando contempli un'opera d'arte, ti dimentichi temporaneamente di te stesso e della tua volontà individuale. La musica è l'arte suprema perché ti mette direttamente in contatto con l'essenza del mondo, senza passare per la materialità.
La seconda via è l'etica, basata sulla compassione. Quando senti il dolore degli altri come fosse tuo, riconosci che anche loro sono manifestazioni della stessa volontà che anima te. Nascono così la giustizia (non danneggiare gli altri) e la carità (aiutare attivamente).
L'ultima via è l'ascesi totale: digiuno, castità, povertà. L'obiettivo finale è il noluntas (il contrario della volontà), dove raggiungi la completa assenza di desiderio e quindi di sofferenza.
Attenzione: Per Schopenhauer l'amore romantico è un inganno della specie per farti riprodurre. Solo la carità disinteressata è vero amore.