La concezione del peccato
Dio crea l'uomo perché "sia", e poiché l'essere supremo è supremo bene, anche l'essere umano è bene. Tuttavia, l'uomo può allontanarsi dall'essere, e in questo consiste il peccato.
L'uomo ha una duplice natura: può essere "uomo vecchio" (esteriore, carnale, mortale) o "uomo nuovo" (interiore, spirituale). Per diventare "uomo nuovo" deve scegliere tra due stili di vita: vivere secondo la carne (cadendo nel peccato) o vivere secondo lo spirito (rafforzando il rapporto con Dio).
Il peccato è "superbia della volontà" - non ha una causa efficiente ma solo deficiente. Non è una realizzazione ma una defezione, la rinuncia a ciò che è sommo per adattarsi a ciò che è inferiore.
Creazione e tempo
Agostino respinge il dualismo platonico (materia preesistente) e l'emanatismo (mondo tratto dalla sostanza divina) per affermare la creazione dal nulla. Dio crea semplicemente con la parola, senza sforzo.
Un problema cruciale: cosa significa "in principio"? Non può esserci un tempo prima della creazione, perché implicherebbe mutevolezza in Dio. La soluzione: Dio ha creato sia le cose nel tempo sia il tempo stesso. L'eternità è al di sopra del tempo, è un presente eterno.
Il tempo è mutamento tra passato (non più), futuro (non ancora) e presente (sempre in fuga). Ma come lo misuriamo? Attraverso l'anima: memoria (passato), attenzione (presente), attesa (futuro). Il tempo trova la sua misura nella continuità della coscienza.
Concetto chiave: Per Agostino il tempo non è una realtà oggettiva ma psicologica - esiste nella nostra anima che unifica passato, presente e futuro.