Le cinque prove dell'esistenza di Dio
Tommaso non si accontentava di credere ciecamente: voleva dimostrare razionalmente l'esistenza di Dio. Per questo elaborò le famose "cinque vie", tutte basate sull'esperienza concreta che possiamo fare del mondo.
La prima via parte dal movimento: tutto ciò che si muove è mosso da qualcos'altro, quindi deve esistere un primo motore (Dio). La seconda riguarda le cause: ogni effetto ha una causa, quindi ci deve essere una prima causa efficiente.
La terza via è forse la più profonda: tutto quello che vediamo potrebbe anche non esistere (è contingente), ma se tutto fosse così, una volta non ci sarebbe stato nulla. Siccome dal nulla non può nascere qualcosa, deve esistere un essere necessario.
Le ultime due vie guardano alla perfezione e al finalismo della natura. Se possiamo dire che una cosa è più bella o più vera di un'altra, deve esistere un criterio assoluto di perfezione. E se anche gli esseri senza ragione agiscono con uno scopo, qualcuno di intelligente deve guidarli.
💡 Ricorda: Tommaso credeva che fede e ragione fossero complementari - la ragione è un dono di Dio per comprendere verità sempre più alte!