Kant e le basi del "finito"
Kant ha fatto qualcosa di rivoluzionario: ha stabilito che la nostra ragione umana ha dei limiti invalicabili. Non puoi andare oltre il fenomeno (ciò che appare) per raggiungere il noumeno (la cosa in sé). È come avere una porta blindata nella tua mente che non puoi aprire!
Ma Kant non era solo un filosofo dei limiti. Era anche un illuminista convinto che credeva nel motto "Sapere Aude" - abbi il coraggio di usare la tua intelligenza. Questo diventerà il grido di battaglia di una generazione di pensatori.
La distinzione tra fenomeno e noumeno diventerà il punto di partenza per tutti i filosofi che verranno dopo. Il fenomeno è tutto ciò che puoi conoscere, mentre il noumeno resta un mistero che esiste ma rimane irraggiungibile.
💡 Ricorda: Il "finito" di Kant non è una limitazione negativa, ma una presa di coscienza realistica delle nostre capacità conoscitive.
Romanticismo: l'epoca delle contraddizioni
Fine '700, inizio '800: nasce un movimento che cambierà per sempre l'arte, la letteratura e la filosofia. Il Romanticismo prende il nome dai romanzi cavallereschi, ma diventa molto di più di una semplice corrente artistica.
I romantici sono maestri delle contraddizioni: esaltano l'individuo ma anche la società, guardano al futuro ma sono nostalgici del passato. Questa ambivalenza non è un difetto, ma la loro forza! Tutti questi contrasti hanno un obiettivo comune: raggiungere l'Assoluto.
Il Romanticismo tedesco trova la sua casa intellettuale nel circolo di Jena, dove i fratelli Von Schlegel, Novalis e Hölderlin si confrontano con i grandi idealisti come Fichte, Schelling e Hegel.