L'Infelicità Necessaria e il Percorso verso la Ragione
Lo stoicismo e lo scetticismo sono tentativi fallimentari di raggiungere la felicità. Gli stoici cercano l'apatia (assenza di emozioni), ma per Hegel questo porta solo al suicidio quando non si è più soddisfatti. Gli scettici sospendono ogni giudizio, ma si autocontradicono affermando che "nulla è certo" - che è comunque una certezza.
La coscienza infelice nasce quando la contraddizione diventa esplicita nella separazione radicale tra uomo e Dio. Hegel la traccia attraverso l'evoluzione religiosa: l'ebraismo (Dio lontano e irraggiungibile), il cristianesimo medievale con i suoi tre momenti - devozione, operare, mortificazione di sé.
Le Crociate simboleggiano questo fallimento: la ricerca di Dio porta a un sepolcro vuoto. Anche nel cristianesimo, Dio rimane qualcosa di irraggiungibile, "al di là".
Ma questa infelicità non va eliminata - è necessaria per l'evoluzione. Il dolore e l'insoddisfazione sono ciò che caratterizza l'uomo e lo spinge verso la crescita. Per arrivare alla vera felicità, il passaggio attraverso la sofferenza è inevitabile.
Quando la coscienza supera la religione, diventa ragione - "la certezza di essere ogni realtà".
Insight cruciale: L'infelicità non è un difetto da correggere, ma il motore stesso del progresso umano e spirituale.