L'empirismo di John Locke
John Locke è considerato il padre dell'empirismo, la corrente filosofica che pone l'esperienza alla base del processo conoscitivo. Nel suo "Saggio sull'intelletto umano", Locke espone la sua teoria della conoscenza, criticando l'innatismo e sostenendo che tutte le idee derivano dall'esperienza.
Highlight: Per Locke, l'esperienza è sia il punto di partenza del processo conoscitivo che il criterio di verità.
Secondo Locke, la ragione non è l'unica guida per la conoscenza del mondo, ma ha un ruolo importante nel combinare le idee semplici in idee complesse. Le idee sono l'oggetto della nostra conoscenza e si dividono in:
- Idee di sensazione: derivano dalla realtà esterna attraverso i cinque sensi
- Idee di riflessione: derivano dalla realtà interna, come percezioni e pensieri
Vocabulary: Le idee semplici sono gli elementi di base di ogni sapere umano, mentre le idee complesse sono il risultato della combinazione di idee semplici.
Locke critica fermamente l'innatismo, sostenendo che le idee esistono solo quando vengono pensate. Argomenta che se le idee fossero innate, dovrebbero essere presenti in tutti gli esseri umani, inclusi bambini e persone con disabilità cognitive, cosa che non avviene.
Quote: "L'anima non pensa sempre, ma apprende a pensare."
Il filosofo descrive lo spirito umano come:
- Passivo: quando riceve le idee
- Attivo: quando riunisce e organizza le idee
Locke identifica tre processi fondamentali nella formazione delle idee complesse:
- Combinare idee semplici
- Porre insieme due idee senza mischiarle (idee di relazione)
- Separare un'idea da altre (idee generali)
Definition: La conoscenza secondo Locke consiste nel proporre, paragonare e riunire idee semplici.
Infine, Locke introduce il concetto di qualità, distinguendo tra:
- Qualità primarie: oggettive, esistono realmente
- Qualità secondarie: soggettive, prodotte dalla combinazione di idee primarie