Walter Benjamin: arte e riproducibilità
Walter Benjamin è il più misterioso della Scuola, anche perché la sua morte per suicidio (quando perde la speranza di fuggire in Spagna) lo trasforma in leggenda. Si occupa di arte in tutte le sue forme: musica, pittura, cinema.
La sua intuizione centrale? L'avvento delle nuove tecnologie - fotografia, fonografo, cinema - ha rivoluzionato l'arte. Dall'opera unica siamo passati all'opera seriale, riproducibile in migliaia di copie identiche.
La domanda cruciale: una foto è meno artistica di un quadro solo perché riproducibile? Benjamin dice di no. L'arte deve essere giudicata per il contenuto, non per la forma. Conta il messaggio, l'idea, quello che l'opera ti trasmette.
Da questa teoria nasce la pop art: un'arte dove l'importante è dire qualcosa, non essere unica. Anche la Gioconda non è famosa solo per la tecnica, ma per quello che comunica.
Nel mondo moderno anche il fumetto può essere arte, se contiene elementi culturali significativi. La tecnica resta importante (c'è differenza tra un bravo e un pessimo disegnatore), ma non è tutto.
💡 Rivoluzione: Un'opera d'arte è tale non perché bella o unica, ma perché in una data situazione trasmette un messaggio significativo.