Campanella e Bruno: Verso la Rivoluzione Scientifica
Campanella è un ribelle che odia i libri, considerandoli inaffidabili. Riprende la fisica di Telesio ma ci aggiunge magia e metafisica. La sua idea più radicale: tutto nel mondo è animato, anche il mondo stesso ha un'anima!
Per lui la conoscenza sensibile è l'unica certa, e ogni ente naturale ha una conoscenza innata di se stesso. Dai principi di potere, sapere e amare (che in noi sono limitati, in Dio no) deriva la sua visione politica: uno Stato teocratico universale governato da un principe-sacerdote.
Giordano Bruno rappresenta il culmine del naturalismo rinascimentale. La sua è una vera "religione della natura" che gli costò la vita: nel 1600 venne arso vivo per non aver voluto ritrattare le sue dottrine.
Bruno parla di Dio in modo duplice: come mente al di sopra di tutto (inarrivabile) e come Anima del mondo presente in tutte le cose. La sua tesi rivoluzionaria è l'infinità dell'universo, che aprirà la strada alla rivoluzione scientifica moderna.
Il mito di Atteone rappresenta la sua filosofia: come il cacciatore che sorprende la dea nuda e viene trasformato in cervo, l'anima umana che cerca la natura finisce per farne parte. L'eroico furore è la spinta verso l'infinito che eleva l'uomo.
💡 Eredità: Bruno divide l'umanità in due: pochi che accedono a natura e filosofia, e la massa dei "rozzi". Una visione aristocratica che influenzerà il pensiero moderno.