Fenomeno e noumeno
Nello schema gnoseologico kantiano, il processo conoscitivo segue passaggi precisi: il soggetto percepisce l'oggetto attraverso la sensazione, lo inserisce nelle coordinate di spazio e tempo, e infine applica le categorie dell'intelletto, formulando un giudizio sintetico a priori.
Kant paragona spazio, tempo e categorie a delle "lenti colorate" che nessuno puรฒ togliere, poichรฉ sono condizioni necessarie della conoscenza. Questo lo porta a una domanda cruciale: gli oggetti sono davvero come li vediamo attraverso queste lenti, o sono diversi?
La risposta porta alla distinzione fondamentale tra fenomeno (l'oggetto come appare a noi, filtrato dalle nostre strutture conoscitive) e noumeno (l'oggetto in sรฉ, come รจ veramente, indipendentemente dal nostro modo di conoscerlo). Secondo Kant, non potremo mai conoscere il noumeno, poichรฉ ogni nostra conoscenza รจ necessariamente mediata dalle forme a priori.
๐ฎ Il noumeno rimane per noi un limite invalicabile, come l'orizzonte che si allontana man mano che ci avviciniamo. Possiamo pensarlo, ma non conoscerlo, perchรฉ ogni conoscenza avviene attraverso le forme della nostra mente.