Niccolò Cusano e la Dotta Ignoranza
Niccolò Cusano (1401-1464) sviluppa una filosofia originale che mescola temi platonici, teologici e cosmologici. La sua opera principale, "La Dotta Ignoranza", affronta il problema centrale della conoscenza umana.
Per Cusano la conoscenza è possibile solo quando c'è proporzione tra ciò che già sappiamo e ciò che vogliamo conoscere. Ma quando cerchiamo di conoscere l'infinito e Dio, questa proporzione salta: dobbiamo ammettere la nostra ignoranza, che diventa "dotta" perché consapevole.
L'uomo può però avvicinarsi indefinitamente a Dio, come un poligono inscritto in un cerchio si avvicina sempre più alla circonferenza senza mai coincidervi. Cusano riprende la "teologia negativa": di Dio possiamo solo dire che supera i limiti della conoscenza umana.
Concetto chiave: Dio è "conciliazione degli opposti" - in lui tutto torna all'unità senza più distinzioni.
Dio è sia "complicatio" (inclusione dell'universo) che "explicatio" (manifestazione nell'universo creato). Da questo deriva una rivoluzionaria concezione fisica: l'universo è infinito e illimitato, quindi la Terra non può essere al centro. Questa idea precorre Copernico, Keplero e Galilei!