Lo Stato Etico e la Storia
Per Hegel lo stato è etico perché persegue il bene collettivo, non gli interessi individuali. Qui tutti sono liberi, ma libertà significa partecipare allo sviluppo dello stato, non avere diritti individuali inviolabili.
Contrariamente ai filosofi liberali, Hegel non vede lo stato come contratto tra individui per tutelare diritti naturali. È lo stato che fa gli individui, non viceversa - il tutto è superiore alla parte. I diritti li possiedi in quanto cittadino, ma lo stato può sospenderli se vanno contro il bene pubblico.
Il governo ideale è una monarchia costituzionale con poteri distinti (non separati): legislativo (parlamento), esecutivo (governo e burocrazia), principesco (monarca). La burocrazia è fondamentale - sono i funzionari che fanno funzionare lo stato.
Visione rivoluzionaria: A differenza di Kant, Hegel rifiuta le confederazioni di stati e considera la guerra necessaria per l'evoluzione!
La guerra è essenziale perché manifesta la dialettica hegeliana nel conflitto tra stati. Senza guerra i popoli si fossilizzerebbero. La vince lo stato in cui lo Spirito è più sviluppato in quel momento storico.
La storia ha una finalità: realizzare la libertà attraverso tre tappe. Imperi orientali (pochi liberi), mondo classico (alcuni liberi), mondo cristiano-germanico (tutti liberi). Gli individui cosmico-storici come Alessandro Magno, Cesare e Napoleone sono strumenti inconsapevoli dello Spirito per guidare i cambiamenti epocali.