Le opere che hanno fatto la storia
Il "Sidereus Nuncius" del 1610 è il libro che ha reso Galileo famoso in tutta Europa. In quest'opera descrive tutte le scoperte fatte con il suo telescopio: i satelliti di Giove (che chiamò "Stelle Medicee" per fare colpo sui Medici), le macchie solari e soprattutto la superficie della Luna.
La Luna, secondo Galileo, non era la sfera perfetta che tutti immaginavano, ma aveva montagne, pianure e crateri proprio come la Terra. Questa scoperta ha distrutto l'idea aristotelica che i corpi celesti fossero perfetti e immutabili.
Nel "Il Saggiatore" del 1623, Galileo risponde alle accuse di eresia usando un formato particolare: un dialogo tra tre personaggi. Salviati rappresenta le sue idee, Sagredo è il pensatore neutrale, e Simplicio difende le posizioni tradizionali della Chiesa.
Curiosità: Le lettere di Galileo, specialmente quella a Benedetto Castelli del 1613, mostrano come cercasse di conciliare fede e scienza, sostenendo che la Bibbia andasse interpretata allegoricamente, non letteralmente.