L'Etica Stoica: Virtù, Dovere e Indifferenza
L'etica stoica si basa su una massima fondamentale: "vivere secondo natura". Ma per natura intendono l'ordine razionale dell'universo, quindi vivere secondo natura significa vivere secondo ragione.
Il dovere (kathékon) è l'azione che si conforma all'ordine razionale. Gli stoici distinguono tra doveri "retti" (perfetti, solo del sapiente) e doveri "intermedi" (che tutti possono seguire).
Il sapiente stoico sa quando è il momento di lasciare questa vita. Se le condizioni diventano incompatibili con il dovere, il suicidio diventa un atto razionale e virtuoso.
La virtù è l'unico vero bene e si manifesta come:
- Saggezza (riconoscere i compiti)
- Temperanza (controllare gli impulsi)
- Fortezza (superare gli ostacoli)
- Giustizia (distribuire equamente)
Tutto il resto è indifferente: vita, morte, salute, malattia, ricchezza, povertà. Alcune cose indifferenti sono "preferibili" (come la salute), altre no, ma nessuna è veramente un bene o un male.
Il sapiente vive nell'apatia - non manca di sentimenti, ma non si lascia mai dominare dalle passioni (impulsi eccessivi). Le emozioni sono malattie dell'anima che vanno curate con la ragione.
Gli stoici credono nel giusnaturalismo: esiste una legge naturale universale che vale per tutti. Da qui nasce il cosmopolitismo - tutti gli uomini sono cittadini della stessa città universale.
Lezione di vita: Concentrati su quello che puoi controllare (le tue reazioni) e accetta quello che non puoi cambiare (gli eventi esterni).